La Toscana sostiene l’agricoltura di precisione con 8,2 mln di euro

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Con bando finanziato da risorse UE, la Regione aiuta gli agricoltori a investire in agricoltura di precisione: contributi del 75%, domande dal 20 gennaio 2023.
                                                      

«Un bando al passo coi tempi, per ridurre gli sprechi di risorse e l’impatto sull’ambiente».
Così la vicepresidente e assessora all’agroalimentare della Regione Toscana Stefania Saccardi ha lanciato ieri il bando “Miglioramento della redditività e della competitività delle aziende agricole” (in attuazione della misura 4.1.1 del PSR 2014-2022) che destina oltre 8 milioni per rendere più efficiente e sostenibile il processo produttivo in agricoltura grazie a strategie di gestione dell’attività agricola basate sulla raccolta ed elaborazione di dati tramite adeguate e moderne strumentazioni capaci di guidare il processo decisionale su come e quando intervenire in campo (vedi anche qui).
«La Toscana, tra le prime regioni a scommettere sulla precision farming al punto da investirci oltre 8 milioni, - ha continuato l’assessora Saccardi - da tempo è allo studio di questa strada che permette di ridurre drasticamente, anche del 30%, gli input esterni come agrofarmaci, fertilizzanti e combustibili, consentendo una gestione “smart” delle coltivazioni e degli allevamenti e mantenendo alti, anzi, migliorando gli standard di qualità». «Le nostre imprese agricole in questo modo – ha aggiunto la vicepresidente - possono ottimizzare sforzi, ridurre consumi e sprechi, aumentare la produttività dei terreni. Anche per questo abbiamo deciso di elevare molto la percentuale di contribuzione a chi parteciperà al bando, andando oltre il consueto 40-50%. Ci auguriamo che gli imprenditori agricoli rispondano numerosi perché è con l’innovazione che la nostra agricoltura e l’ambiente possono guardare con più fiducia alle sfide del futuro».
Il bando, promosso nell’ambito di Giovanisì, prevede contributi, in conto capitale, «rivolti agli Imprenditori Agricoli Professionali (IAP) o soggetti ad essi equiparati che intendono realizzare investimenti, materiali e immateriali». L’intensità del sostegno è pari al 75% per tutti gli investimenti, incluse le spese generali. Può salire al 90% in caso di riconoscimento di specifiche maggiorazioni. Non sono ammesse domande di aiuto con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a 15.000 euro.
La domanda di aiuto deve essere presentata, a partire dal 20 gennaio 2023 ed entro le ore 13 del 6 marzo 2023, esclusivamente mediante procedura informatizzata impiegando la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’anagrafe regionale delle aziende agricole gestita da ARTEA, raggiungibile dal sito artea.toscana.it.
La dotazione finanziaria è pari a 8.250.000 € interamente finanziati attraverso le risorse messe a disposizione dallo strumento dell’Unione Europea per la ripresa (EURI – European Recovery Instrument) del Next Generation UE (NGEU), istituito dall’UE nel 2020 anche con l’obiettivo di far fronte all’impatto della crisi COVID-19 e alle sue conseguenze per il settore agricolo e le zone rurali dell’Unione.
Più nel dettaglioi beneficiari ammessi a presentare domanda sono i seguenti soggetti: «imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti, anche a titolo provvisorio, nell’anagrafe regionale toscana degli imprenditori agricoli professionali (IAP) riconosciuti, anche a titolo provvisorio, da altre Regioni o Province autonome; gli equiparati all’imprenditore agricolo professionale (IAP) ai sensi dell’art. 20 della legge regionale 27 luglio 2007, n. 45 (aziende degli enti pubblici che esercitano in via esclusiva attività definite agricole dall’art. 2135 del C.C. e dalle leggi statali speciali)».
È  possibile ricevere un anticipo fino al 50% del contributo ammesso a finanziamento a seguito della presentazione di richiesta da parte del beneficiario. L’anticipo è erogato solo successivamente all’inizio delle attività oggetto di contributo ed a seguito di presentazione di garanzia fideiussoria rilasciata a favore di ARTEA.
La graduatoria si forma in questo modo: le domande sono ordinate in un elenco in base ai punteggi derivanti dai criteri di selezione come dichiarati dai richiedenti. La domanda di aiuto deve aver ottenuto un punteggio di almeno 4 punti per poter entrare in graduatoria. Il punteggio massimo attribuibile ad una singola domanda di aiuto è pari a 29 punti.

Redazione