La CE propone tagli alla PAC per 448.5 milioni d’euro. Ciolos manifesta su Twitter il suo dissenso

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Commentando la recente proposta della Commissione Europea di togliere 448,5 milioni di euro dal bilancio agricolo per la gestione della Pac 2015, Dacian Ciolos denuncia la grave crisi che si trovano ad affrontare gli agricoltori, causata anche dall’embargo russo sulle esportazioni agricole per un valore di undici miliardi di euro, come stimato da Copa-Cogeca.

“Devo accettare la decisione della Commissione europea sul bilancio 2015, ma io credo fermamente che, nel contesto delle sanzioni russe, non è il momento di sottrarre fondi alla Pac”, così ha scritto Dacian Ciolos su Twitter. La decisione di Bruxelles ha precisato anche che le misure d’urgenza, da adottare in conseguenza dell’embargo russo sui prodotti agroalimentari Ue, dovranno ricadere sulla riserva di crisi agricola, autofinanziata dai produttori stessi. Copa-Cogeca, le organizzazioni agricole e cooperative dell’Unione Europea hanno inviato una lettera ai membri del Parlamento Europeo in cui li invitano a non accettare i piani della Commissione europea sulla riduzione della spesa agricola nel 2015. Sarebbe da irresponsabili pensare di ridurre i fondi della Pac, proseguono Copa e Cogeca, proprio quando il settore necessita di un maggior sostegno. Infatti, a causa dell’embargo russo, sono stati annullati il 29% dell’export Ue di ortofrutticoli, il 24% di carne suina e il 33% di formaggi. Nella missiva il Segretario Generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, sottolinea che “i prezzi sono scesi di più del 50% per alcuni prodotti agricoli a causa dell’embargo russo. Non è questo il momento di ridurre la spesa agricola del 2015 e ridistribuire i fondi per altri scopi. Gli agricoltori non devono pagare doppiamente per questo embargo di cui non hanno nessuna colpa. Insomma non possiamo accettare un altro colpo al settore agricolo. Gli agricoltori si sentono abbandonati”.

 

Redazione Floraviva