Italiani super connessi e grandi amanti del Papa
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Questi i due principali risultati emersi dall'ultimo Rapporto Eurispes 2015. Così il 67% delle persone possiede uno smartphone, il 59,9% acquista online, il 53% controlla il proprio conto bancario e quasi tutti hanno un profilo Facebook (95,7%). E dall'uso del noto social network si nota un netto aumento di consensi per la Chiesa che riesce finalmente a superare la soglia del 50%, dato mai raggiunto nella serie storica 2009-2015, arrivando al 62,6% dei consensi con ben 13,6 punti percentuali di crescita. Rimane forte la preoccupazione per la privacy.
Nell'Italia iperconnessa restano forti i timori della privacy, infatti il 43,1% degli utenti Facebook ha sentito violate le proprie informazioni private con la pubblicazione di foto, il 15,5% per video che li riguardava e il 14,3% per frasi che rivelavano fatti personali. Questi rischi diventeranno ancora più preoccupanti davanti all’avvento dell’Internet of Things. Secondo il presidente di Eurispes, Gian Maria Fara, “L’utilizzo di massa delle nuove tecnologie ci pone davanti a nuovi interrogativi. La pervasività, apparentemente silenziosa e quasi confortevole, del cyberspazio in cui viviamo, è destinata ad aumentare con l’avvento di una nuova Era, la cosiddetta Internet of Things. Oltre ai cambiamenti sociali ed economici che questo comporterà, non possiamo più ignorare il fatto che le guerre si combatteranno sempre più sul “filo” del web”. Per Fara “Più di ogni cosa è quindi fondamentale adeguare il Sistema Paese a questo nuovo scenario, facendo prevenzione, gestendo i rischi e gli eventuali incidenti in maniera tempestiva ed in tempo reale. Che cosa accadrebbe infatti al nostro Paese se venissero aggredite le nostre infrastrutture critiche? Siamo pronti per affrontare i nuovi scenari delle guerre cibernetiche?”. La sicurezza informatica finora è stata intesa come un costo eliminabile, a discapito però dei costi successivi, decisamente più consistenti, che vengono sostenuti per colmare le falle e danni prodotti dagli attacchi. Lo smartphone risulta essere il dispositivo elettronico più presente nelle famiglie italiane. In quale modo utilizziamo i nostri telefoni? Chiaramente per chiamare ed essere chiamati (99,5%) e inviare e ricevere sms (88%). Molto diffusa è anche l’abitudine di fare foto/filmati (65,3%), inviare/ricevere foto/video (64,1%), navigare su Internet (61,2%), comunicare tramite WhatsApp e altre applicazioni di messaggistica (60,6%). Riferisce di usare i social network (Facebook, Twitter ecc.) tramite smartphone il 41,8% del campione. Il 40,2% usa il telefonino anche per lavorare, il 34,2% ascolta la musica, quasi un terzo (31,1%) gioca. La quasi totalità del campione (95,7%) è attiva su Facebook. In molti anche su Twitter (43,2%), Google+ (40,1%), Instagram (34,2%), e LinkedIn (20,9%). Il vero boom di consensi lo registra la Chiesa: Papa Francesco, ci dice l’Eurispes, piace a tutti. Bergoglio raggiunge infatti l’89,6% dei consensi. La Chiesa, dopo un lungo periodo di crisi, riconquista così la fiducia degli italiani, e secondo il presidente dell’Eurispes “è importante la posizione assunta dal Papa, anche a seguito degli avvenimenti che hanno colpito la Francia e che hanno acceso a livello internazionale un animato confronto culturale e politico sul ruolo delle religioni”. E “il ‘pugno’ del quale ha metaforicamente parlato il Papa – spiega Gian Maria Fara - pone in termini decisivi il tema del rispetto nei confronti dei valori e delle identità altrui e del riconoscimento dell’altro da sé”.
Anna Lazzerini