Ismea: cresce il valore dell'ortofrutta
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Nel 2016 il valore dell’ortofrutta italiana sfiora i 13 miliardi di euro grazie all’accelerazione dell’export (+4,7%) e alla ripresa dei consumi nazionali (+1%): il report di Ismea per il settore evidenzia questa crescita.
Si tratta di una tendenza che caratterizza il periodo 2012-16, nel quale la superficie nazionale dedicata alla coltivazione di ortaggi e frutta aumenta di 25 mila ettari – attestandosi a 1,13 milioni di ettari – e l’offerta cresce di un milione di tonnellate di ortaggi, 260mila tonnellate di agrumi e 220mila tonnellate di frutta, portando la produzione ortofrutticola a circa 26 milioni di tonnellate.
In particolare, sul mercato domestico nell’ultimo quinquennio l’acquisto di ortofrutta delle famiglie – rilevato attraverso il monitoraggio Ismea-Nielsen – evidenzia una crescita media in valore superiore all’1% annuo, con punte più alte per gli agrumi (+5%) e la frutta (+1,5%). L’attenzione crescente verso i prodotti salutistici e il contenuto di servizio sono i principali elementi trainanti della spesa, conseguenza dello spostamento della domanda verso tipologie “premium” e “convenience”, quali confezionati, ready to eat, bio (+28% nel 2016), vegan, ethnic e local.
In ambito internazionale, nel 2016 l’export dell’Italia – orientato soprattutto verso mele, uva, kiwi, nocciole, pomodori, pere, insalate e nettarine – raggiunge 4,7 miliardi di euro. Il nostro Paese diventa il 5° esportatore, migliorando di una posizione nel ranking mondiale, espandendosi nei mercati più ampi e tradizionali (Germania, Francia, Austria) e in quelli in forte crescita, quali: Usa (+13%), Cina (+10%), Canada (+7%), India (+17%).
Il buon andamento sui mercati esteri e interni si ripercuote positivamente sulla redditività media del settore; l’indice di redditività Ismea per l’ortofrutta – misurato dal rapporto tra l’indice dei prezzi e dei costi – migliora dell’8% tra il 2012 e il 2016.
Redazione