Il Presidente Enrico Rossi alla “riunione di condominio” con imprenditori finanza e Leonardo Pieraccioni
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Si è tenuto ieri, presso la sede fiorentina di Confindustria Toscana, l’incontro “Una Toscana attrattiva per far ripartire l’Italia” che ha visto il confronto della Regione Toscana con esponenti del mondo industriale e finanziario e investitori stranieri e italiani. Gli interventi si sono conclusi con una doppia intervista a Rossi e al comico Pieraccioni
"Il messaggio conclusivo è che la Regione c'è, è un punto di riferimento, ed è possibile provare a risolvere insieme i problemi", così ha riassunto Rossi la posizione della Regione sul tema del riposizionamento della Toscana nel mercato estero. Nella mattinata di ieri sono stati anticipati i bandi europei e la riforma della formazione, che gli imprenditori da tempo sollecitavano. Un cambiamento definito da Rossi come “un colpo di timone che ci darà soddisfazioni”. La storia toscana si lega profondamente a quella di alcuni imprenditori, come Ferruccio Ferragamo, che ieri ha raccontato la sua storia personale e familiare, e la Regione intende puntare proprio su loro per rilanciare il settore industriale. La competitività toscana, la cui credibilità è stata confermata di recente anche dal “Financial Times”, si deve anche alla scelta di creare un ufficio unico, un tavolo a cui sono state chiamate le imprese intenzionate a investire, come ha ricordato Rossi. La Regione conferma la sua linea amichevole nei confronti di chi è pronto a investire sul territorio. La sollecitazione agli imprenditori va anche nella direzione di un ripopolamento turistico della costa toscana: “Abbiamo bisogno di muovere le acque sulla costa – ha ammesso Rossi – A Viareggio finanziamo il Carnevale, mettiamo soldi anche per il Pucciniano. Però bisogna che anche gli imprenditori un po’ si muovano. Ci siamo seduti sulla sabbia, bisogna ricominciare a correre”. Anche il comico Pieraccioni si è mostrato interessato al tema turismo, affermando la sua volontà di girare uno spot promozionale sulla “meravigliosa” Toscana e auspicando un rilancio dell’attività della Film Commission. Pieraccioni si è infatti proposto proprio per promuovere in maniera intelligente il ricco patrimonio toscano. Resta l’interrogativo su quale turismo si intenda puntare, se di massa o di qualità: una riflessione aperta per città come Firenze. Intanto rimane l’importanza di recuperare terreni abbandonati a fini produttivi, determinante anche per il settore turismo; come il territorio del Chianti ha più volte dimostrato e la messa in sicurezza della Via Francigena ha di recente confermato.