Giurlani chiede alla Regione una strategia comune per i distretti floricolo e vivaistico e apre il dialogo con Il Sindaco Bertinelli

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Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, commentando i dati delle vendite al mercato dei fiori nel periodo che precede le festività dei santi e dei morti, lancia la proposta di una cabina di regia unica per i due distretti del florovivaismo toscano: quello floricolo interprovinciale Lucca - Pistoia e quello vivaistico-ornamentale pistoiese. Incontrerà a breve il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli per parlarne. Il direttore del Mefit Salvadorini comunica che nel 2014, ad oggi, i produttori iscritti sono aumentati del 2,5% e il volume d’affari è stimato in crescita di quasi il 2% grazie al settore commerciale.

 
«Il buon andamento al mercato dei fiori di Pescia delle vendite di crisantemi e altri fiori e piante tipici di Tutti i Santi è un’altra conferma di quanto sto dicendo da tempo: il florovivaismo è vivo e ha ulteriori margini di ripresa. Purché si capisca che il momento di agire e dare il sostegno necessario al settore è adesso, in questa fase di attraversamento della perdurante crisi economica».
E’ quanto sostiene, con riferimento in particolare al ruolo della Regione Toscana, il sindaco di Pescia Oreste Giurlani nel commentare i risultati della seconda metà di ottobre 2014 - il periodo cruciale in cui si vendono all’ingrosso i fiori e le piante per le festività dei santi e dei morti -  che gli sono stati presentati in questi giorni dalla direzione del Mefit (Mercato Fiori Piante ToscanaCittà di Pescia), l’azienda speciale che ha in gestione il mercato di via Salvo d’Acquisto.
Giurlani non si limita a un generico appello e lancia la proposta di «creare una cabina di regia unica per i due distretti del florovivaismo»: quello floricolo interprovinciale LuccaPistoia e quello vivaistico-ornamentale pistoiese. Approfittando anche del fatto che ora la Pac (Politica agricola comune europea) ha aperto le porte dei propri cofinanziamenti a pieno titolo pure alle coltivazioni florovivaistiche. «E’ arrivato il momentodichiara Giurlaniche il distretto floricolo e il distretto vivaistico si mettano insieme e capiscano fino in fondo di essere complementari e di poter investire proficuamente in una strategia di rilancio comune. Mettiamoci intorno a un tavolo e facciamo veramente sinergie». A tale proposito Giurlani annuncia di avere già sentito il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli e che si incontreranno a breve per parlarne.
I presupposti ci sono tutti, secondo il sindaco Giurlani, se è vero che pur nelle mille difficoltà dovute alla crisi economica generale che sta creando problemi anche nel forte distretto vivaistico, è bastato che la direzione di Mefit mettesse in ordine la gestione del mercato all’ingrosso e che, tramite la collaborazione con Diade, avviasse una sia pur parsimoniosa strategia di marketing e comunicazione pubblicitaria, per vedere, in un solo anno, promettenti segnali di miglioramento
Ma vediamo in cosa consistono tali segnali, richiamando alcuni dati generali sul mercato dei fiori e i risultati della seconda metà di ottobre messi in evidenza nei suoi report dal direttore di Mefit, Fabrizio Salvadorini.
«Il mercato dei fiori di Pesciaafferma Salvadorini - rappresenta anche nel 2014 una realtà che, nonostante la crisi, stima in quasi 700 le aziende iscritte, suddivise tra produttori (280) - in lieve incremento rispetto al 2013 (+2,5%) -, commercianti (345), trasportatori (17 abituali e 14 saltuari) ed attività correlate. Ogni mattina, all’avvio delle trattative, la platea accoglie mediamente più di 800 persone che qui operano e lavorano, mediante l’esposizione dei prodotti da parte dei produttori e dei commercianti, negli spazi loro assegnati dalla gestione. Giornalmente accedono al mercato, come media dell’ultimo triennio, 450 veicoli, con punte di 800, durante le 24 ore di apertura del mercato».  
«Il volume d’affari nel corso del 2014 – aggiunge il direttore di Mefit - è stato stimato in oltre 70 milioni di euro, sulla base delle dichiarazioni fatte nella domanda delle impese iscritte, che vede la ripartizione dei pesi economici tra i settori agricolo, commerciale ed artigianale pari rispettivamente a: 10%; 78% e 12%. Si valuta un leggero incremento di quasi il 2%, dovuto principalmente ad un aumento della componente del settore commerciale».
Riguardo all’andamento delle vendite all’ingrosso al Mefit nelle due settimane precedenti Tutti i Santi, come è stato comunicato alla stampa alcuni giorni fa, il mercato dei fiori di Pescia ha tirato bene e la maggior parte degli operatori è riuscita a vendere tutte le merci. Così è stato soprattutto per i fiori e le piante tipici delle ricorrenze dei santi e dei morti, a cominciare dal crisantemo, che è di produzione locale e costituisce quindi un forte elemento di richiamo verso il mercato pesciatino per i compratori di piante e fiori, che qui possono trovare una gamma vastissima di varietà. In generale, poi, sono state solo le produzioni di maggiore qualità a riuscire a spuntare qualche aumento dei prezzi di vendita.
Secondo l’indagine di Mefit, nel complesso le vendite sono state soddisfacenti. Al mercato sono stati richiesti i fiori tradizionali del periodo: crisantemi a fiore unico, crisantemi multiflora, rose, orchidee, anthurium, gypsophila, verde ornamentale, piante in vaso di crisantemo, ciclamino, phalaenopsis e la gamma di articoli ed accessori per fioristi.
Si stima che la vendita dei crisantemi a fiore unico sia stata pari a circa 2.000.000 di steli, in leggero aumento quantitativo ma a prezzi costanti rispetto all’anno scorso. Per i crisantemi multiflori, pur registrando da parte di alcuni produttori una leggera flessione della produzione, i quantitativi commercializzati sono stati dell’ordine di 4.000.000 di steli, in linea con l’anno precedente e con prezzi per partite di qualità in aumento anche del 15%.
Le rose di produzione locale e d’importazione sono state vendute per circa 2.500.000 di steli, con leggero incremento rispetto all’anno precedente e anche in questo caso, per produzioni locali di qualità, con prezzi in aumento: da 3 a 5 centesimi a stelo.
Gli steli di dendrobium venduti hanno superato i 2.000.000, in linea con l’anno precedente ed a prezzo costante.
Sono stati trattati anche 150.000 steli d’anthurium, oltre 35 tonellate di gypsophila e risultano buone le vendite di garofani anche d’importazione.
Il verde ornamentale, complessivamente in leggera flessione, ha registrato prezzi stabili.
Per le piante in vaso, ciclamini, crisantemi e phalaenopsis hanno avuto vendite in linea o in alcuni casi in aumento anche del 10% rispetto all’anno precedente, con prezzi stabili
Infine gli articoli ed accessori per fioristi hanno registrato vendite in linea con l’anno scorso.
 
Redazione Floraviva