Giansanti (Confagricoltura): "Collaborazione massima con i nuovi commissari per affrontare le sfide agricole europee"
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A una settimana dall’insediamento della nuova Commissione Europea, presieduta da Ursula von der Leyen e con Raffaele Fitto nel ruolo di vicepresidente esecutivo, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, rinnova il suo messaggio di auguri ai nuovi commissari Christophe Hansen (Agricoltura) e Costas Kadis (Pesca). "La nostra collaborazione per riportare il settore primario al centro dell'agenda europea è, e sarà, massima", ha dichiarato Giansanti, sottolineando le sfide che attendono il comparto agricolo europeo.
Priorità: territori rurali e redditività delle imprese
Giansanti ha evidenziato come il futuro dell’agricoltura europea dipenda da interventi mirati per garantire la vitalità delle aree interne, delle zone rurali e costiere. "È fondamentale che gli agricoltori e i pescatori abbiano certezze per continuare a produrre con elevati standard di sicurezza e qualità", ha aggiunto, sottolineando l’importanza di politiche che contrastino lo spopolamento e supportino il "diritto di restare", ispirate al Rapporto Letta.
Innovazione e sostenibilità al centro dell’agenda
Confagricoltura plaude all’iniziativa annunciata denominata "Bussola della competitività", ispirata al Rapporto Draghi, che mira a rilanciare l’Europa attraverso innovazione, tecnologia e sostenibilità. "Questa bussola – spiega Giansanti – potrà fungere da guida per una transizione sostenibile, rafforzando il ruolo strategico del settore primario". La Confederazione punta anche su investimenti green e interventi strutturali per la redditività delle imprese, oltre a un deciso impegno nella lotta ai cambiamenti climatici.
Un lavoro da costruire insieme
"La nostra ambizione – conclude Giansanti – è quella di contribuire attivamente alla definizione delle politiche europee, lavorando fianco a fianco con la Commissione per garantire un futuro certo alle nostre imprese". Il 2025 sarà cruciale per il settore primario, con attese modifiche legislative e nuovi investimenti che dovranno garantire competitività e sostenibilità in un’Europa più resiliente e innovativa.
Redazione