Florovivaismo: ottobre al Mefit 7 milioni il giro d'affari e sentiment positivo

in Notizie

mefit

Tra i risultati del Mercato dei fiori della Toscana nel periodo precedente Ognissanti anche un aumento del 10% degli iscritti rispetto al 2014. I crisantemi uniflor hanno raggiunto i 4.100.000 steli venduti con prezzi tra +5 e +30 centesimi a stelo. Un po’ diminuite le quantità di garofani, lilium e gerbere a causa del clima, ma nessuna conseguenza sulla qualità delle produzioni in Valdinievole.

La direzione del Mercato dei fiori della Toscana – città di Pescia (Mefit) presenta i dati delle proprie indagini sull’andamento del mercato nel cruciale mese antecedente alle festività d’Ognissanti e parla con soddisfazione di «sinfonia d’ottobre». Augurandosi che tali risultati «si traducano in un aumento delle vendite verso i consumatori finali».
A ottobre il giro d’affari stimato ha superato i 7 milioni di euro complessivi e il prodotto di punta del periodo, i crisantemi uniflor, è salito a 4.100.000 steli venduti, a prezzi tra +5 a +30 centesimi a stelo a seconda delle famiglie e varietà. I tipi Turner (Shoesmith, Snowdown, Palisade) sono quelli che hanno incrementato di più il prezzo. Sul piano del sentiment, l’opinione degli operatori sulla propria attività, sia nel settore floricolo che nel settore piante in vaso «la maggioranza sostiene con soddisfazione di aver ottenuto un risultato di vendita maggiore rispetto all’anno passato». Inoltre va sottolineato che gli operatori iscritti al mercato sono aumentati del 10%, grazie a 76 nuove iscrizioni che hanno portato il totale delle aziende iscritte a 709.
Ma vediamo più nel dettaglio i vari risultati del report realizzato dall’équipe del Mefit.
Riguardo alle quantità vendute sul mercato, ecco i dati delle principali specie floricole, oltre ai già citati crisantemi uniflor:
- 3.700.000 steli di crisantemi multiflori;
- 530.000 steli di garofani mediterranei;
- 1.000.000 steli di lilium LA ed asiatici;
- 50.000 steli di lilium orientali;
- 4.500.000 steli di rose nel complesso;
- 1.200.000 steli di gerbere;
- 12.800 scatole di Anthurium.
I prezzi all’ingrosso medi ponderati, nel complesso, non hanno subito rilevanti variazioni rispetto all’anno precedente, a parte alcune variazioni di prezzo in aumento o in diminuzione in specie floricole economicamente rilevanti, quali ad esempio quelle già sottolineate dei crisantemi uniflor, fiori caratteristici di questo periodo.
In particolare, i prezzi sono risultati pressoché invariati per crisantemi multiflori, garofani mediterranei, rose e anthurium; in leggero calo per lilium LA ed asiatici e orientali (-18 centesimi di euro a stelo); in aumento le gerbere (+5 centesimi di euro a stelo).
I prezzi del verde ornamentale, limitatamente al ruscus ed al eucalypthus, sono stati in aumento di 1 euro al kg per il ruscus, -50 centesimi di euro per Eucalypthus Cinerea e –10 centesimi di euro per Eucalypthus Parvifoglia.
Quest’anno, alla tradizionale raccolta dei prezzi, elaborati per ottenere i prezzi medi ponderati dei prodotti florovivaistici che vengono periodicamente comunicati a Ismea, ed alla stima delle quantità transitate attraverso il mercato dei fiori della Toscana, sono state aggiunte delle interviste agli operatori di ogni segmento della filiera florovivaistica per poter interpretare il “sentimento” del mercato, il grado di soddisfazione emotiva delle persone che in questi ultimi giorni si sono dedicate full time a produrre, a vendere, a comprare, a spedire i loro fiori, il loro verde ornamentale, le loro piante e i loro accessori.  «Naturalmente il quadro che ne è uscito – precisa il Mefit - spazia tra i pienamente soddisfatti e quelli in parte delusi dai risultati conseguiti. In generale si può affermare, comunque, che la situazione si è rivelata in miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2014. Questo risultato è stato evidentemente molto apprezzato dagli operatori di mercato in quanto probabilmente speravano, ma non si aspettavano miglioramenti».
Infine, rispetto all’andamento meteoclimatico di luglio e in parte di agosto, come previsto, il caldo intenso e l’alta umidità hanno potuto espandere il loro effetto sulle quantità raccolte nel mese di ottobre, riducendo le produzioni. Sono pertanto calate le quantità dei garofani, dei lilium, delle gerbere e, in misura minore, delle altre specie. Tuttavia, per quanto riguarda la qualità, da un’indagine condotta sui crisantemi uniflor risulta che a livello locale, ossia Valdinievole e piana di Lucca, non ci siano stati grandi effetti negativi attribuibili all’andamento climatico estremo dei mesi estivi. Lo sviluppo degli steli è stato nella norma sia come lunghezza sia come calibro, così come la maturazione dei boccioli. Solo nella zona di Viareggio la produzione ha in parte subito un lieve peggioramento qualitativo a causa di un ridotto sviluppo dello stelo. Gli effetti del caldo umido si sono fatti sentire per quanto riguarda gli attacchi parassitari, sono aumentati gli attacchi di tripide del crisantemo e in alcuni casi di afidi, comunque controllati abbastanza bene con interventi anti parassitari.
Va segnalato, infine, che quest’anno il team del Mefit ha affinato la metodologia di stima delle quantità dei prodotti floricoli transitati e venduti sul mercato, in generale basata sui potenziali produttivi, confrontando le quantità in termini di resa in steli, in fiori e in peso a mq con le superfici coltivate dichiarate dagli operatori iscritti al mercato, ma diminuendole prudenzialmente in base a un coefficiente che tenesse conto di imprevisti colturali ed eventuali quote di invenduto.

Redazione Floraviva