Florovivaismo: le patologie segnalate sulle nostre produzioni
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Le principali patologie riscontrate e i sistemi di contrasto (anche biologici) rilevati nel florovivaismo per: abete, anemone, aromatiche (rosmarino, lavanda, menta, timo e basilico), asparagus spp., buganvillea, cactee, ciclamino, crisantemo, elicrisio, lantana, margherita, mirto, pittosporino variegato, poinsettia, ranuncolo, ruscus (fonte: Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo).
Le temperature si stanno mantenendo infatti elevate e questo sta favorendo lo sviluppo e/o l’aggravamento di alcune malattie tipicamente estive, quali i marciumi basali e le tracheopatie. Sul fronte parassiti animali, quelli che in questo periodo impegnano di più sono: le larve di lepidotteri (nottuidi e tortricidi) che stanno danneggiando molte specie; e le cocciniglie, anch'esse presenti su numerose specie, tra cui alcune da fronda verde. Questi parassiti paiono sempre più difficili da contrastare, anche in seguito al progressivo ridimensionamento dell'uso di fosforganici (fonte: Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo).
Abete: Ruggine.
Danni agli aghi causati da agenti di ruggine sono stati osservati in un bosco di conifere dell’entroterra imperiese.
Anemone: Marciumi basali. Difficoltà di radicazione.
In alcune coltivazioni in fuori suolo si osservano marciumi da Sclerotinia sp. Prevenire le infezioni impiegando formulati ad es. a base di microrganismi antagonisti (ad es.Trichoderma spp.), soprattutto qualora le temperature nei prossimi giorni dovessero mantenersi ancora elevate. In presenza della malattia eliminare le piante colpite ed effettuare trattamenti con formulati ad es. a base di iprodione o tiofanate metile. Anche quest’anno alcune varietà stanno stentando a sviluppare un adeguato apparato
radicale, probabilmente a causa delle temperature piuttosto elevate dei substrati. Si consiglia di adottare irrigazioni adatte alla capacità di assorbimento delle piante, soprattutto nei terreni più pesanti in cui con maggiore facilità si possono instaurare condizioni di asfissia.
Aromatiche: Cicalin, afidi, cocciniglie, nematodi, macchie fogliari, marciumi basali.
- Rosmarino: In numerosi impianti si osservano attacchi di cicaline; si sono rilevati numerosi casi di marciumi basali da Phytophthora sp.
- Lavanda: si osservano macchie fogliari da Alternaria sp.; i marciumi basali da Phytophthora sp. sono diffusi in molti impianti.
- Menta: specie facilmente soggetta ad attacchi di afidi; si sono rilevate infestazioni di ragnetto rosso su menta marocchina.
- Timo: sono presenti infestazioni di cocciniglie.
- Basilico: si osservano danni alle radici causati da nematodi galligeni su piante allevate in pieno campo; le condizioni ambientali sono favorevoli alla peronospora, malattia presente negli impianti sia in pien’aria sia in serra; attacchi di Fusarium oxysporum f. sp. basilici hanno danneggiato numerose coltivazioni in pieno campo, soprattutto quelle da lungo tempo coltivate a basilico; il clima caldo-umido, soprattutto se associato a cattiva gestione irrigua, sta favorendo il ristagno idrico e quindi l’asfissia radicale: adottare adeguati criteri agronomici che aiutano a prevenire l’insorgenza di marciumi.
Asparagus spp.: Tripidi, ragnetto rosso, marciumi basali.
I tripidi continuano a infestare in modo grave molti impianti di asparagi ornamentali. Intervenire tempestivamente con insetticidi adatti. Si consiglia di effettuare periodici trattamenti alternando principi attivi a diverso meccanismo d’azione; in presenza di gravi attacchi effettuare un ciclo di trattamenti ravvicinati (2-3 trattamenti a 3 giorni di distanza) con formulati a diverso meccanismo d’azione. Anche il ragnetto rosso sta colpendo molti impianti: alla comparsa delle prime infestazioni intervenire sulla fronda con acaricidi tollerati, quali ad es. abamectina, tebufenpirad, bifenazate. Come ogni fine estate si osservano disseccamenti dei rami e deperimenti causati dall’azione di patogeni tellurici, soprattutto Fusarium spp.
Buganvillea: Afidi.
Su piante allevate in vaso si osservano infestazioni di afidi: intervenire con formulati adatti.
Cactee: Cocciniglie.
Le numerose specie di cocciniglie (Planococcus sp., Pseudococcus sp., Diaspis sp., Hypogeococcus sp. …) che colpiscono le cactee - e non solo - stanno diventando preoccupanti agenti di danno. La lotta a tali parassiti è sempre più difficile e spesso poco fruttuosa, e deve basarsi sulla prevenzione: adottare razionali tecniche colturali, favorire un equilibrato sviluppo vegetativo (tessuti consistenti e pruinosi), adeguare la densità d’impianto, tenere sotto controllo le “piante spia” (quelle delle specie più soggette agli attacchi) e le “zone spia” (quelle in ombra, umide, poco ventilate, …); in presenza dei primi focolai individuare (e poi seguire) gli stadi di sviluppo dell’insetto; tenere presente che i più comuni anticoccidici agiscono esclusivamente (regolatori di crescita) o prevalentemente (altri) nei riguardi delle forme giovani (neanidi). In base a questi dati valutare se intervenire con trattamenti fitosanitari o con altri provvedimenti (es. distruggere o isolare le piante molto infestate).
Ciclamino: Lepidotteri,afidi, acari tarsonemidi, tracheofusariosi.
Le larve di lepidotteri sono presenti in molti impianti, ma i piani di difesa adottati con trappole a feromoni, insetticidi biologici a base di Bacillus thuringiensis e di altre sostanze attive ad azione specifica, stanno ben contenendo le infestazioni. Gli afidi, con le loro punture di suzione, possono causare la comparsa di bollosità e deformazioni fogliari: intervenire tempestivamente alla comparsa degli adulti. Si consiglia di effettuare un trattamento preventivo contro gli acari tarsonemidi che potrebbero causare l’insorgenza di deformazioni fogliari e bronzature; si ricorda di trattare in modo da irrorare bene le giovani foglioline “dell’occhio”, nelle cui anfrattuosità gli acari tendono a rifugiarsi. Si osservano casi di tracheofusariosi, soprattutto su alcune varietà.
Crisantemo: Afidi, tripidi, lepidotteri, ragnetto rosso, fumaggini, tracheofusariosi.
Le infestazioni di afidi, tripidi e lepidotteri nottuidi sono in preoccupante aumento negli impianti sia da reciso che da vaso. Su piante in vaso si osservano sporadici attacchi di Tetranychus urticae. In molti impianti, soprattutto da reciso, sulla melata prodotta dagli afidi si sono sviluppate fumaggini che deturpano la parte terminale degli steli prossima al fiore: per contrastarle si possono di impiegare saponi potassici e formulati a base di sali di rame. Occorre inoltre monitorare gli impianti in modo da intervenire prontamente alla comparsa delle prime colonie di afidi. In impianti da reciso si osservano, per fortuna solo sporadicamente, deperimenti causati da infezioni di Fusarium oxysporum f. sp. chrysanthemi.
Elicriso: Tignola.
Su piante allevate in vaso si osservano attacchi, talvolta intensi, di tignole.
Lantana: Aleurodidi.
Il caldo sta favorendo le infestazioni di Bemisia tabaci , e in alcuni impianti sono molto gravi.
Margherita: Minatori fogliari, tracheofusariosi.
Mine fogliari causate dalle larve del microlepidottero Bucculatrix chrysantemella sono sporadicamente presenti in alcuni impianti. Si rilevano deperimenti causati da Fusarium oxysporum f. sp. chrysanthemi su piante madri e su giovani piante allevate ad alberello. Si raccomanda di eliminare le piante colpite e di effettuare trattamenti con formulati a base di tiofanato metile. In fase di trapianto selezionare attentamente le piante, in modo da scartare eventuali individui sofferenti o sospetti.
Mirto: Acari eriofidi.
Su piante allevate in vaso si osservano deformazioni e bronzature delle foglie, soprattutto di quelle dei germogli, causate dall’azione parassitaria di acari eriofidi.
Pittosporino variegato: Cocciniglie, marciumi basali.
In molti impianti si osservano disseccamenti dei rametti causati da gravi infestazioni di cocciniglie (vedere cactee). I marciumi basali da Phytophthora sp. sono piuttosto frequenti; le piante colpite, in genere, rapidamente deperiscono e collassano, e sulla zona del colletto appare un caratteristico imbrunimento. Si raccomanda di eliminare le piante colpite e di intervenire con fungicidi a base di fosetil alluminio, propamocarb o fenilammidi.
Poinsettia: Aleurodidi, marciumi basali.
Bemisia sp. è presente in numerosi impianti, ma nella maggior parte dei casi in modo non grave: l’adozione di strategie di lotta biologico-integrata sta fornendo ottimi risultati. Si raccomanda di continuare a monitorare gli impianti e di intervenire in modo mirato. Al fine di prevenire i marciumi basali che possono essere causati da patogeni fungini quali Rhizoctonia sp. e Pythium sp., si consiglia di effettuare, soprattutto sulle selezioni più suscettibili, un trattamento con formulati a base di microrganismi antagonisti, ad es. Trichoderma spp.
Ranuncolo: Marciumi basali.
In alcuni nuovi impianti si sono già manifestati marciumi causati da Rhizoctonia sp. Per prevenire le infezioni di questo micete si consiglia di adottare adeguati criteri agronomici ed impiegare fungicidi a base di microrganismi antagonisti, ad es. Trichoderma spp. In presenza della malattia si possono utilizzare formulati a base ad es. di tolclofos metile. Le condizioni climatiche iniziano ad essere propizie allo sviluppo di Pythium sp. e irrigazioni irregolari o eccessive potrebbero contribuire a favorire le infezioni. Anche in questo caso si consiglia di impiegare, a titolo preventivo, formulati a base di microrganismi antagonisti, ad es Trichoderma sp.
Ruscus: Lepidotteri, cocciniglie, marciumi basali da Rhizoctonia violacea, marciume del rizoma da Fusarium spp.
In molti impianti sono presenti erosioni della vegetazione causate da larve di lepidotteri tortricidi. Si consiglia di posizionare trappole a base di feromoni specifici e di prediligere, contro le larve nelle prime fasi di sviluppo, formulati a base di Bacillus thuringiensis. Si osservano gravi infestazioni di cocciniglie che nei casi più gravi si estendono anche alle bacche, danneggiandole in modo irreversibile. Si consiglia di eliminare le fronde colpite, di arieggiare gli impianti e di intervenire con insetticidi solo dopo aver sfoltito e pulito le piante. Come ogni fine estate, anche quest’anno si osservano disseccamenti della fronda e morie in seguito all’azione parassitaria di miceti quali Rhizoctonia violacea e/o Fusarium spp. Eliminare le piante colpite ed intervenire con fungicidi adatti all’avversità da contenere.
Redazione