Dati Istat positivi per agricoltura, ma continuano a diminuire prezzi all'origine

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Confagricoltura

Nel prospetto generale positivo una nota negativa rimane, fa notare Confagricoltura: i prezzi all'origine dei prodotti agricoli continuano a diminuire. I dati Istat parlano chiaro: rispetto al 2014 la crescita è stata del 5,6% a prezzi correnti, e del 3,8% in volume, mentre i prezzi all'origine dei prodotti agricoli sono diminuiti dello 0,5% nel 2015, con un ribasso del 13,9% ad aprile 2016 su aprile 2015.

Il settore primario ha dunque raggiunto risultati importanti con aumento dell'occupazione e dei salari e con la crescita del PIL. Lo si vede bene dai dati Istat, che segnalano una crescita significativa dell’occupazione in agricoltura (+2,8%) nel 2015. Un aumento delle retribuzioni dei dipendenti (+5,7%), con analogo incremento anche per gli oneri sociali a carico dei datori (+5,7%). A dispetto della crisi generalizzata, nel 2015 c’è stato un salto positivo del valore aggiunto agricolo, che è cresciuto del 3,8% rispetto al 2014, quasi sei volte la crescita globale del PIL nazionale (+0,6% rispetto al 2014). Confagricoltura commenta con prudenza: «Si tratta però solo di un recupero rispetto agli anni passati e, nel primo trimestre del 2016, l’incremento rispetto al corrispondente trimestre del 2015, è stato più contenuto (+0,7%) ed inferiore all’aumento del PIL complessivo. Un dato che merita attenzione». Confagricoltura intende così sottolineare come ancora ci sia da fare per la semplificazione burocratica nel settore e l'alleggerimento degli oneri sociali. I prezzi all'origine dei prodotti agricoli sono poi diminuiti dello 0,5% nel 2015 ed hanno continuato a diminuire, registrando -13,9% ad aprile 2016 su aprile 2015 (dato Ismea). «Nei primi mesi del 2016 si è sicuramente acuita la dinamica della deflazione ed i prezzi non erano così bassi dal 2010. Il settore agricolo continua a subire le dinamiche dei prezzi e mai a governarle» conclude Confagricoltura

Redazione