Confagricoltura: ecosostenibilità tramite innovazioni, non con le restrizioni
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Il messaggio del presidente Giansanti alla 101^ assemblea nazionale di Confagricoltura: «accrescere la sostenibilità ambientale puntando sulle innovazioni e l’applicazione del PNRR», ma l’impronta climatica dell’agricoltura europea si è già ridotta dal 1990. Il ministro Patuanelli: «più gli imprenditori saranno capaci di innovazione, più lo Stato potrà accompagnare gli investimenti». Il ministro Cingolani: «razionalizzare uso di energia, acqua e chimica, potenziare patrimonio forestale e digitalizzazione».
«Le imprese agricole sono pronte a investire per aumentare il contributo alla lotta contro il cambiamento climatico e per accrescere la sostenibilità ambientale. Gli obiettivi, però, vanno raggiunti puntando sulle innovazioni, e non solo attraverso restrizioni. Una risposta deve arrivare dalla puntuale e piena applicazione del PNRR, che ha nella transizione ecologica un punto fondamentale».
Lo ha detto il presidente Massimiliano Giansanti nella relazione di apertura della 101^ assemblea di Confagricoltura a Palazzo Della Valle, a Roma l’8 luglio scorso, a cui hanno partecipato anche il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
In un recente studio diffuso dalla Commissione Ue si rileva che l’impronta climatica dell’agricoltura europea, misurata in termini di unità di prodotto, si è ridotta a partire dal 1990. «Si tratta di risultati importanti - ha sottolineato Massimiliano Giansanti - ma sappiamo che occorre fare di più: le energie rinnovabili, con il biometano, il fotovoltaico agricolo, il biogas, possono dare nuovo slancio a modelli virtuosi in cui città e campagna si incontrano».
Altra questione di fondamentale importanza per il futuro dell’agricoltura è la nuova PAC, che entrerà in vigore nel 2023, ma per la quale già entro la fine di quest’anno gli Stati membri dovranno inviare alla Commissione europea i programmi strategici nazionali. Una novità assoluta, in quanto dovranno contenere sia le scelte sui pagamenti diretti, sia i programmi di sviluppo rurale a livello regionale.
«Abbiamo espresso e motivato le nostre riserve sull’accordo che è stato raggiunto – ha detto Giansanti - Ora c’è molto lavoro da fare e in tempi stretti, in considerazione anche del fatto che la PAC dovrà essere integrata con i progetti di investimento del Recovery Plan, senza dimenticare l’urgenza della riforma della pubblica amministrazione, della semplificazione e degli investimenti in infrastrutture e logistica».
«Più gli imprenditori saranno capaci di intercettare l’innovazione, più lo Stato potrà accompagnare gli investimenti – ha affermato il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli - Dobbiamo essere in grado di guardare sia vicino, sia all’orizzonte: nel PNRR ci sono misure pensate per fare entrambe le cose. Abbiamo compiuto delle scelte e dovremo continuare a farne, assieme ai settori produttivi di cui l’agroalimentare è uno dei massimi rappresentanti. PAC e PNRR sono le due grandi occasioni che non possiamo mancare».
«La grande sfida della sostenibilità è trovare un punto di incontro tra l’aumento della domanda di cibo nel mondo e la necessità di conservare le risorse naturali – ha aggiunto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani - L’agroalimentare può vincere questa sfida puntando sulla razionalizzazione dell’uso dell’energia, dell’acqua e della chimica, ma anche sul potenziamento del patrimonio forestale e della digitalizzazione».
Ad avviso di Confagricoltura, resta la necessità di un piano strategico di lungo periodo, che sappia valorizzare la produzione agricola e la competitività delle imprese. Una competitività che è già una realtà, ma che deve essere implementata, come è emerso dallo studio del professor Marco Fortis, direttore della Fondazione Edison e docente di Economia all’Università Cattolica, sulle eccellenze agroalimentari italiane: «conoscere i propri punti di forza - ha spiegato - è fondamentale per l’elaborazione di una strategia efficace».
Redazione