Bonifica: le risorse, fra fondi comunitari e nazionali, ci sono

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Ai 300 milioni del 2015 al Piano irriguo nazionale ne arriveranno altri 500 dal Fondo di coesione (sbloccati entro agosto dal Cipe): dunque per il periodo di programmazione 2014-2020 le risorse disponibili saranno 800 milioni di euro. I cittadini, compresa l'importanza del ruolo svolto dalla bonifica, si dichiarano disposti a pagare anche una bolletta un po'più cara.

Questo quanto è emerso dall'assemblea annuale dell'Anbi, Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e tutela del territorio e acque irrigue, lo scorso 13 luglio a Roma. La Toscana possiede, in particolare, un territorio di 2.299.248 ettari completamente affidato a sei consorzi di bonifica. Unica regione italiana dove tutta la superficie del territorio è affidata ai consorzi, anch'essa sarà monitorata in tempo reale da osservatori per la gestione delle crisi idriche, attivi in ogni autorità di distretto idrografico italiana. floravivapubbFrancesco Vincenzi, presidente di Anbi, ricorda a tutti i cittadini che dalla rete di irrigazione dipende l'86% del “Made in Italy” agroalimentare. Nonostante la recente polemica che ha investito il territorio valdinievolino, i consorzi di bonifica sono stati descritti dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, come un perno centrale dell'agricoltura, presente e futura. 
Uno studio dell'Anbi dimostra poi come l'agricoltura irrigua sia capace di generare un maggior reddito per le aziende agricole: essa esercita infatti un ruolo significativo nel mantenimento dell'occupazione e nel contenimento dell'esodo rurale. Un paesaggio tipico da agricoltura irrigua può portare benefici a 24,6 milioni di famiglie per un valore economico di quasi 192 milioni di euro al mese (secondo la metodologia applicata “Choice Experiment” - C.E.). In base a una ricerca nazionale i cittadini sarebbero disposti a pagare 7,80 euro in più al mese nella bolletta per mantenere il paesaggio tipico di un'agricoltura irrigata, 4,66 euro per la presenza della cultura contadina, 1,58 euro per introdurre l'irrigazione in paesaggi dove non è presente e 1,35 euro per il riempimento, anche se solo parziale, delle falde acquifere. 
 
Redazione