Anche 2 progetti per la filiera florovivaistica fra i 53 pif presentati in Regione

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Chiuso il primo bando sui progetti integrati di filiera del Psr 2014-2020 della Regione Toscana. I 53 pif valgono 98 milioni di euro di contributi richiesti per investimenti di oltre 210 milioni. Ben 18 dei pif sono multifiliera, 11 riguardano la filiera vitivinicola, 6 quella olivo-oleicola, 4 la foresta-legno ed energia, 1 la filiera castanicola.


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Alto livello di partecipazione delle imprese agricole toscane al primo bando del nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020 relativo ai progetti integrati di filiera (pif). Il bando era uscito a giugno, con una dotazione finanziaria di 90 milioni di euro, pari al 10% circa di tutto il plafond 2014-2020 destinato al Psr dalla Regione Toscana, che è di quasi 962 milioni di euro. Sono stati presentati in tempo utile 53 pif per un totale di 98 milioni di euro di contributi richiesti, a fronte di un ammontare totale di investimenti programmati pari a oltre 211 milioni di euro.
Ben 18 dei pif presentati sono multifiliera, 11 riguardano la filiera vitivinicola e 6 la filiera olivo-oleicola, filiera quest’ultima che il precedente assessore all’agricoltura Gianni Salvadori aveva identificato come prioritaria. Quattro riguardano la filiera cerealicola e/o proteoleaginose e 3 la filiera bovina (carne e derivati e/o prodotti lattiero caseari). Infine altri 4 progetti riguardano la filiera foresta-legno ed energia, 3 altre colture industriali (incluse colture da fibra, aromaticheofficinali), 2 la filiera florovivaistica, 1 la filiera apistica e 1 la filiera castanicola
Venti dei 53 progetti presentati sono incentrati sulla filiera corta. In 49 è stata attivata la sottomisura "Sostegno a progetti pilota e di cooperazione", a dimostrazione del fatto che vi è una forte esigenza di collegamento fra il mondo scientifico e le imprese agricole, forestali e agroalimentari per sviluppare al loro interno l'innovazione.
I 53 pif presentati coinvolgono nel loro complesso 2961 partecipanti, suddivisi in 1030 partecipanti diretti (le imprese che richiedono i contributi e sostengono gli oneri finanziari del progetto) e 1931 partecipanti indiretti (le imprese che si giovano delle ricadute positive del progetto ma non richiedono contributi e non sostengono oneri).
Una commissione di valutazione composta da 6 membri avrà tempo 120 giorni per valutare i 53 progetti, sulla base dei criteri di selezione previsti dal bando. Al termine della valutazione verrà stilata una graduatoria. I progetti che risulteranno ammissibili e che entreranno in graduatoria, verranno finanziati sulla base delle risorse finanziarie a disposizione.
«Lo strumento dei pif – ha detto l'assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschipermette ai diversi protagonisti di creare sinergie basate sulla reciproca convenienza, ma anche l'attivazione, nell'ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sotto misure del Programma di sviluppo rurale, che vanno da quelle di investimento aziendale a quelle specifiche per attività di promozione, innovazione tecnologica, diversificazione delle attività agricole, anche a scopi energetici. Come Regione siamo molto soddisfatti della grande adesione a questo strumento, che già nella passata legislatura aveva ottenuto un ottimo successo, perché significa che le imprese toscane hanno voglia di investire, di innovare e di fare sinergia, creando economia di scala e agevolando il ricambio generazionale».
«E questo – conclude l'assessore Remaschiriguarda praticamente tutte le filiere che caratterizzano la Toscana, quelle del vino e dell'olio, ma anche l'allevamento e le filiere legate al bosco e alla montagna, il florovivaismo e il settore delle erbe officinali. Importante anche il fatto che molti progetti sono multifiliera e molti riguardano la filiera corta».
 
Redazione Floraviva