8.5% delleimpreseagricoletoscaneègestitoda under 40, dentro i numericista la verità: in Toscanail trend generazionalestacambiandopiùvelocechealtrovesoprattutto grazie agliincentivi e allerisorsemesse a disposizionedai piano disvilupporurale e dalbando per l’insediamentodinuoveaziendeagricoledellaRegioneToscanachehannopermesso a 634 giovanitoscani under 40 dicoltivareilpropriosognoimprenditoriale. Il 34% deigiovanichehannofattodomandasonodietàcompresafra i 18 e i 25 anni, il 30% hannofra i 26 e i 32 anni, il 36% fra i 33 e i 39 anni. Il 66% sonomaschi, il 34 % sonodonne. I giovanichescommettonotuttosull’agricoltura in Toscana non mancano e moltisonoquellida“convincere”cheè la stradagiusta.
In Toscanaarrivano i tutors diColdiretti per gliaspirantiimprenditoriagricoli e per tutti colorochevogliono, e soprattuttosognano, diaprireun’impresaagricola ma non sanno come fare o hannobisogno solo diqualcheincentivo e motivazione per iniziare. Complice le difficoltàoccupazionali e dicollocamentoprofessionale, ma anchespintida un desideriodicambiare stile di vita radicalmente, il 38% deigiovanitoscanioggipreferirebbegestire un agriturismopiuttostochelavorare con unamultinazionale (28%) o fare l’impiegato in banca (26%). Addirittura 3 giovanisu 4 di chi un lavorocel’havorrebberocambiarloperchéinfelici. Nellanostraregionel’8,5% delleimpreseagricole – non pochequindi - ègestitoda un imprenditore under 40 mentre 25%lavora in un’aziendaagricola come coadiuvantedi un familiare. Di queste – spiegaColdiretti - circa il 70% opera in attivitàmultifunzionali: dall'agriturismoallefattoriedidattiche, dallavenditadirettadeiprodottitipici e del vino allatrasformazioneaziendale del latte in formaggio, dell'uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addiritturacosmetici.
20 i tutors che in Toscanasono già pronti a rispondere ad ogni dubbio, guidare ed offrire spunti e consigli per una corretta gestione dell’azienda osemplicemente per evitare errori per chi è intenzionato ad aprirne una nuova di zecca. Si tratta diimprenditoriagricoli “giovani” come i loro potenziali interlocutori con cui scambiare, anchedi fronte ad un caffè tutta una serie di informazione che possono essere decisive per intraprendere una scelta di vita nuova e diversa. “Il team di tutors è già a disposizione in ogni provincia dellanostraregione; – annuncia Paolo Giorgi, Delegato Regionale Giovani Impresa Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) – offriamo la nostra esperienza, la praticità di tutti i giorni ma senza dimenticarci di ricordare, a chi sta pensando diaprireun’aziendaagricola o di provarci, che non sarà facile, e che non bisogna scoraggiarsi o perdersid’animo. Si investe prima dituttosu se stessi: l’entusiasmo è un elemento decisivo per raggiungere i propri obiettivi”. Per trovare i tutors basta andare sul nuovo portale social di “Giovani Impresa Coldiretti” (http://giovanimpresa.coldiretti.it/), cliccare sulla sezione “Consulenza”, selezionare la provincia-territorio di interesse e scrivere al tutor di riferimento di cui si possono già conoscere alcune informazioni professionali, e non solo. “Anche questo – spiega Giorgi – è un modo per costruire un rapporto diretto già al primo impatto”.
Il progetto dei “Tutors di Coldiretti” va di pari passo con l’attivazione del nuovo portale dedicato e pensato per dialogare con tutti i giovani agricoltori che imprenditori lo sono già, e per chi lo vuole diventare. Un canale esclusivo dove condividere esperienze e raccontare attraverso lestorie, i colori, i prodotti, le sfide ed il progetti, un Paese che ha un futuro e che non si piega. Nel portale è possibile trovare informazioni su tutti i bandi e finanziamenti aperti, sugli eventi in calendario sugli adempimenti. In pratica un’interfaccia “h24” dove l’utente-navigatore può diventare protagonista della sezione “storytelling”. “La generazione degli under 40 – conclude Giorgi – appartiene alla generazione digitale, a completo agio con nuovi modi di comunicare e condivisione. Questo ci permette di eliminare filtri, velocizzare le comunicazioni ed avere risposte in breve tempo. L’agricoltura del futuro siamo noi, e prima prenderemo confidenza con questa responsabilità e prima aiuteremo la nostra regione, ed il nostro Paese, ad uscire da questa delicata fase”.