MUTONIA: L'ARTE DEL RIUSO TRA CREATIVITÀ E INCERTEZZE
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in Ispirazioni

Mutonia, la comunità artistica alle porte di Santarcangelo di Romagna, è un laboratorio creativo a cielo aperto che, dal suo insediamento nei primi anni '90, è diventato un punto di riferimento per il recupero e la trasformazione di materiali di scarto in opere d'arte. La sua esistenza è ora minacciata da una sentenza del Consiglio di Stato, mettendo a rischio un progetto che da oltre trent'anni è simbolo di innovazione e integrazione con il territorio.


Mutonia nasce dall’esperienza della Mutoid Waste Company, collettivo artistico fondato a Londra negli anni ’80 da un gruppo di giovani legati alla scena punk. Il loro lavoro si basa sulla creazione di sculture monumentali e performance realizzate con materiali di recupero. L’arrivo in Italia è legato al Festival Internazionale del Teatro di Santarcangelo, che li ha invitati a presentare le loro opere. Affascinati dal contesto romagnolo, alcuni membri del collettivo decisero di stabilirsi lungo le rive del fiume Marecchia, costruendo un insediamento unico nel suo genere.
A Mutonia si vive seguendo un principio fondamentale: il riuso creativo. Automobili abbandonate, vecchie lamiere, ingranaggi industriali diventano sculture, installazioni e scenografie per eventi. Gli abitanti, artisti e artigiani, si auto-organizzano, lavorano con gallerie e teatri, partecipano a festival e realizzano opere su commissione. L’insediamento, nel tempo, è divenuto una vera e propria attrazione culturale, visitata da appassionati d’arte, studenti e curiosi in cerca di ispirazione.
Il pubblico che frequenta Mutonia è variegato: dai locali che ormai la considerano parte integrante del tessuto cittadino ai turisti attratti dalla sua estetica post-industriale e dalle sue creazioni futuristiche. Studenti d’arte, registi e fotografi trovano in questo luogo un laboratorio aperto dove sperimentare nuove forme di espressione. Anche le scuole visitano la comunità per laboratori e incontri sul tema del riuso e della sostenibilità.
Nonostante il forte legame con la comunità locale e il sostegno dell’amministrazione di Santarcangelo, Mutonia ha spesso dovuto affrontare ostacoli burocratici e resistenze. Il recente pronunciamento del Consiglio di Stato ha messo in discussione la legittimità dell’insediamento, dichiarandolo abusivo e aprendo la strada alla sua demolizione. La sentenza ha generato una mobilitazione a favore degli artisti, con petizioni e manifestazioni per difendere la loro permanenza.
La vicenda solleva interrogativi importanti sul rapporto tra arte, legalità e diritto alla sperimentazione. Mutonia è un esempio di come la creatività possa ridare vita a spazi dimenticati, trasformandoli in centri di cultura e innovazione. La sua possibile chiusura evidenzia le difficoltà di conciliare la libera espressione artistica con le normative urbanistiche.
L’amministrazione comunale di Santarcangelo ha espresso il proprio sostegno alla comunità artistica, impegnandosi a trovare una soluzione che permetta la continuità di Mutonia. La battaglia è ancora aperta, ma una cosa è certa: Mutonia ha dimostrato che un altro modo di vivere e creare è possibile, e il suo spirito innovativo difficilmente potrà essere cancellato da una sentenza.
AnneClaire Budin