Charles Jencks e l'Architettura del Paesaggio Cosmico
Charles Jencks, figura iconica del paesaggismo, ha unito scienza e arte per esplorare le profonde connessioni tra natura e cosmologia. I suoi giardini sono metafore viventi dell'universo
Nato a Baltimora nel 1939, Charles Jencks ha lasciato un'impronta indelebile nel campo dell'architettura paesaggistica, fondendo le sue ampie competenze in letteratura, architettura e storia in un approccio unico che ha trasformato il modo di concepire i giardini e gli spazi verdi.
Dopo aver completato la sua formazione in letteratura inglese ad Harvard e architettura alla Harvard Graduate School of Design, Jencks si è trasferito nel Regno Unito, dove ha conseguito un dottorato in storia dell'architettura. La sua carriera accademica e professionale si è intrecciata con un interesse profondo per le dinamiche tra natura e struttura, tra il microscopico e il macroscopico, un tema che ha trovato piena espressione nei suoi progetti di paesaggismo.
Il Giardino della Speculazione Cosmica, creato nel 1988 nella contea di Dumfriesshire in Scozia, è forse il più celebre tra i suoi lavori. Questo giardino rappresenta un viaggio attraverso l'evoluzione cosmica e culturale, un luogo dove scienza e filosofia si fondono con la natura. Progettato con l'aiuto di scienziati e amici, il giardino utilizza concetti di frattali, buchi neri e teoria del caos per creare un paesaggio che è allo stesso tempo un'opera d'arte e un commento sulla natura stessa.
Jencks ha sempre visto nel paesaggio un potente medium per esplorare e riflettere le complessità del mondo naturale e umano. I suoi progetti sono spesso arricchiti da elementi simbolici che alludono a teorie scientifiche avanzate, dimostrando come il design del paesaggio possa diventare un ponte tra la conoscenza umana e l'esperienza quotidiana della natura.
Inoltre, la sua dedizione al miglioramento del benessere umano attraverso l'architettura si manifesta nei Maggie’s Cancer Caring Centers. Questi centri, progettati per offrire supporto e conforto ai pazienti oncologici, riflettono l'approccio di Jencks alla cura integrata, dove l'ambiente stesso contribuisce al processo di guarigione.
Charles Jencks è scomparso nel 2019, ma il suo lascito vive nei paesaggi che ha plasmato e nelle idee che ha seminato. I suoi giardini non sono solo spazi da ammirare ma luoghi di riflessione, che invitano i visitatori a considerare la profonda connessione tra la nostra esistenza e l'universo vasto e meraviglioso in cui viviamo.
Il Paesaggista è una rubrica curata da AnneClaire Budin