I giardini rotondi di Sørensen

In Danimarca il progetto dei "Giardini rotondi" di Sørensen, nel quartiere suburbano Naerum di Copenaghen, risale al 1948, quando furono realizzati 40 orti ovali, ciascuno di circa 25 × 15 m, disposti su un prato ondulato, tra case popolari da un lato e orti tradizionali dall'altro.



All’inizio Sørensen aveva immaginato il progetto paesaggistico come una griglia regolare di ovali sparsi sul prato, ma alla fine l'idea iniziale ha lasciato posto a una disposizione più libera delle trame e a un aspetto più dinamico del quartiere. Sørensen creò un manuale con le indicazioni per i proprietari delle case, in modo che avessero indicazioni su come disporre i loro cottage, scegliere le siepi con cui circondare il loro giardino rotondo e come disporre l'interno dei loro appezzamenti. Questo manuale era un insieme di suggerimenti, non una lista di regole da seguire alla lettera, ed è stato questo il segreto del successo del progetto dei giardini ovali di Naerum. Dopo più di 70 anni ancora costituiscono una delle zone più belle e affascinanti di Copenaghen.



A Naerum ogni proprietario ha avuto la massima libertà nella creazione del proprio giardino, anche se la comunità ha scelto di seguire dei dettagli comuni come la preferenza delle siepi tagliate, che ha contribuito a mantenere il fascino del progetto. Dall'alto i giardini ovali sembrano incredibili e lo sono ancor di più mentre si passeggia tra le siepi, e questo era il desiderio dell'architetto paesaggista fin dall'inizio. Inoltre non esistono strade che permettono l’accesso diretto alle case, questa è stata una volontà del progetto originale: Sørensen voleva incoraggiare i proprietari a camminare di più, affinché godessero la natura circostante e l’aria buona e, magari socializzassero di più con i loro vicini. Per quanto riguarda la forma dei giardini, Sørensen ha affermato:
" I vicini litigano sempre per la siepe comune: come dovrebbe essere tagliata?”
“ Quanto dovrebbe essere alta?”
 “Qui ognuno ha la propria siepe, con una terra di nessuno in mezzo, quindi non devono litigare! ".

Rubrica a cura di Anne Claire Budin