Elisabetta II, una regina vicina alla natura

Elisabetta II (1926-2022) è sempre stata una grande appassionata del mondo delle piante: l’amore per le rose, le visite al Chelsea Flower Show di cui era madrina e grande fan, la fedeltà alla tradizione orticola britannica, contraria all’uso di pesticidi e fervente attivista per proteggere le foreste del Commonwealth.

Non ha mai perso un’edizione del Chelsea  Flower Show, la più grande fiera di giardinaggio del mondo nata alla fine dell’ottocento e che, ogni anno a maggio, si svolge a Londra organizzata dalla Royal Horticultural Society. Sebbene a bordo di un’auto da golf, anche all’ultima edizione la regina si è recata il giorno prima dell’apertura al grande pubblico, il cosiddetto “Queen Day”, ha visitato tutte le creazioni paesaggistiche, incontrato giornalisti e tutti i Vip presenti quel giorno.
La sua passione per la natura non si è fermata a questa importante fiera londinese… Nel 2018 ha promosso un progetto per contribuire alla tutela delle foreste in 53 paesi del Commonwealth, presentandolo personalmente in un documentario girato nei giardini di Buckingham Palace. Qui, mentre passeggiava nei sentieri del parco, Elisabetta rammentava la sua passione per la natura e raccontava aneddoti legati alla varietà di piante presenti nel parco: il Platanus Hispanica piantato dalla principessa Mary il 15 ottobre 1915, l’albero messo a dimora dalla Regina Vittoria su cui Elisabetta II amava arrampicarsi da bambina, e gli alberi piantati alla nascita di ciascuno dei suoi figli. 

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Elisabetta II aveva una grande passione per le rose e, ammetteva di avere un debole soprattutto per quelle sui toni del rosa. Nel 1954 il vivaista americano Lammerts immaginò un cespuglio di rose per celebrare la sua incoronazione. La “Queen Elisabeth” è ancora oggi una delle rose più vendute al mondo, nel 1979 fu inserita nella Rose Hall of Fame. In omaggio al suo defunto marito, il duca di Edimburgo, il presidente della Royal Horticultural Society regalò alla regina d’Inghilterra una rosa rossa, piantata poi ai piedi della terrazza del castello di Windsor.
Nel 2022 David Austin Roses lancia una nuova qualità, una graziosa rosa pallido, la “Elisabeth” (Ausmajesty) in occasione del Queen’s Platinum Jubilee, e chiamata così in onore si Sua Maestà la Regina Elisabetta II, con l’approvazione della Casa Reale.
Elisabetta II ha trascorso i suoi ultimi giorni di vita nelle Highlands in Scozia, nel castello di Balmoral, la residenza estiva della famiglia reale.
A Balmoral si divertiva a cavalcare nel parco di 20.230 ettari, al principe Alberto dobbiamo le piantagioni di conifere esotiche presenti in questa proprietà, acquistata nel 1853 da sua moglie, la regina Vittoria.
In seguito re Giorgio V creò i giardini alla francese del castello e, negli anni ’50, il principe Filippo ha aggiunto un giardino acquatico floreale.
Pur amando profondamente la natura, Elisabetta II ammise che per lei il giardinaggio era solo “sradicare le erbacce” e raramente metteva le mani nella terra.
Il suo successore, re Carlo III, è invece un giardiniere illuminato. E’ padrino di uno dei giardini botanici più prestigiosi del mondo, il Kew Garden di Londra e possiede un parco straordinario nella sua proprietà di Highgrove.
Questo neo sovrano può essere definito un precursore dell’ecologia, su consiglio della botanica Miriam Rothschild si è immaginato un giardino visionario che ospita la più grande collezione di faggi del Regno Unito. Il nuovo re lo definisce un luogo per placare gli animi, ispirare e emozionare.

Rubrica a cura di Anne Claire Budin