Politiche per il verde e aiuti ai vivaisti al Flormart Roadshow
- Andrea Vitali
Il presidente di Avi Luca Magazzini ha illustrato i danni subiti dal vivaismo ornamentale per il Covid-19 e gli aiuti richiesti (esonero dai contributi e aumento del bonus verde). Il prof. Francesco Ferrini ha delineato l’impostazione metodologica da seguire nelle politiche del verde urbano (più peso alle funzioni delle piante scelte che alla biodiversità). L’assessore all’agricoltura del Veneto Giuseppe Pan ha presentato le misure di sostegno deliberate (finanziamenti a costo zero fino a 50 mila euro e sovvenzioni dirette da 7 mila euro). Ciro Degl’Innocenti (Settore verde di Padova) vorrebbe un rinnovo del patrimonio arboreo del 3% all’anno e i contratti di coltivazione coi vivaisti. Antonino Giambò di Anve, oltre a parlare dei danni subiti (solo in parte recuperati) ha reso noti alcuni dati del florovivaismo siciliano (280 milioni di euro di fatturato). Renato Ferretti (Ordine degli agronomi) ha chiesto un censimento del verde esistente e chiarito che le piante devono essere coltivate per raggiungere determinati obiettivi ecosistemici.
Il 2020 era iniziato molto bene per il vivaismo ornamentale, con aspettative per l’annata di un più 10% di fatturato. E le aziende si erano caricate di impegni importanti e investimenti in acquisti di materiale per rispondere alla domanda. Per cui il blocco è stato drammatico, come diceva anche il collega siciliano, sino a intorno fine aprile: abbiamo continuato a lavorare nei vivai, ma la commercializzazione è stata pressoché assente, modestissima, anche perché il nostro è un mercato di sbocco quasi completamente estero. Oggi un po’ di volumi sono tornati, ma la gran parte del danno subito dalle aziende è restata sulle loro spalle. E l’utilizzo della cassa integrazione nel nostro comparto è stato inferiore al 2% nel territorio del Distretto vivaistico di Pistoia. Quindi i vivaisti pistoiesi si sono fatti carico del lavoro, anche maggiore per risolvere i problemi legati all’invenduto, per i circa 6 mila addetti diretti del distretto, ma senza poter commercializzare e avere le entrate previste.
Lorenzo Sandiford