Catozzi: Intesa Sanpaolo, qualità e biodiversità del Made in Italy agroalimentare ancora i drivers.

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Secondo Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, la qualità e la biodiversità del Made in Italy agroalimentare sono elementi fondamentali per la competitività internazionale del settore.

Dal Monitor dei Distretti Agroalimentari Italiani di Banca Intesa Sanpaolo al 30 settembre 2024 emerge un quadro positivo per l’export del settore, che nei primi nove mesi dell’anno ha superato i 21 miliardi di euro, segnando un incremento del 7,7% su base tendenziale. A guidare la crescita sono le filiere dell’olio (+52,4%), della pasta e dolci (+7,6%) e del lattiero-caseario (+5,2%).

Intesa Sanpaolo, attraverso la Direzione Agribusiness, continua a investire nella crescita del comparto, sostenendo 172 filiere produttive, di cui 30 sostenibili, con un giro d’affari complessivo di circa 23 miliardi di euro. La banca punta su strumenti di finanziamento mirati e sulla consulenza per garantire maggiore competitività sui mercati internazionali.

vino, olio e dolci: le filiere protagoniste

La filiera vitivinicola conferma il suo ruolo chiave, con un export che sfiora i 5 miliardi di euro (+4,4%). Ottimi risultati per i Vini del Veronese (+9,6%), i Vini dei Colli Fiorentini e Senesi (+11%) e il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+8%), mentre i Vini di Langhe, Roero e Monferrato registrano un lieve calo (-1,6%).

La crescita più significativa arriva dal settore dell’olio, che registra un incremento del 52,4%, con l’Olio toscano che traina il comparto (+56%), seguito dall’Olio umbro (+33%) e dall’Olio e Pasta del Barese (+60%). Anche la pasta e i dolci confermano un ottimo andamento (+7,6%), con il distretto dei Dolci di Alba e Cuneo in forte espansione (+18,6%).

nuovi mercati e destinazioni strategiche

La Germania si conferma il primo mercato di sbocco per i prodotti agroalimentari italiani (+6,9%), seguita da Stati Uniti (+17%) e Francia (+5,4%). Ottime le performance nei mercati emergenti, con incrementi a doppia cifra in Polonia (+11,9%), Romania (+14,5%) e Brasile (+14,4%). La Cina accelera nel terzo trimestre (+15,6%), consolidando un +7% complessivo nei primi nove mesi dell’anno.

strategie future e innovazione

Massimiliano Cattozzi sottolinea l’importanza della qualità e biodiversità del Made in Italy agroalimentare nei mercati globali e dichiara  "Il nostro obiettivo è rafforzare la competitività delle aziende italiane con soluzioni finanziarie innovative e sostenibili, contribuendo al successo del settore agroalimentare italiano nel mondo".

L’export agroalimentare italiano rappresenta un asset strategico per l’economia nazionale, con risultati consolidati e prospettive di crescita che richiedono un adeguato supporto politico ed economico. Per garantire uno sviluppo sostenibile del settore, è essenziale una politica di filiera coordinata, capace di valorizzare le eccellenze, tutelare il know-how e preservare l’identità del made in Italy, rafforzandone la competitività sui mercati internazionali.

Andrea Vitali