Biocontrollo in vivaio: esperienze di lotta integrata nel vivaismo pistoiese

afidi

Il biocontrollo è la tecnica di difesa delle coltivazioni basata sul contrasto agli organismi dannosi con i loro antagonisti naturali.

Agraria Checchi ha intrapreso da alcuni anni un percorso di crescita e rinnovamento tecnico, a fronte delle restrizioni che costantemente vengono introdotte nel settore vivaistico-ornamentale sui prodotti fitosanitari. Molti principi attivi, infatti, stanno progressivamente scomparendo dal mercato, rendendo così sempre più complicata la difesa delle coltivazioni dai vari agenti dannosi (batteri, funghi, insetti). A peggiorare la situazione sono senza dubbio le emergenze fitosanitarie dovute all’introduzione di nuovi organismi nocivi, per ultimo l’ormai nota Pochazia shantungensis, che numerosi problemi ha creato ai produttori pistoiesi e che sarà oggetto di studio anche nei prossimi anni. Oltre a questo, sono le stesse direttive europee in materia di sostenibilità (la cosiddetta difesa integrata obbligatoria) a prevedere tra le altre: “l'applicazione di tecniche di prevenzione e monitoraggio delle infestazioni; l'utilizzo dei mezzi biologici di controllo dei parassiti; l'uso di prodotti fitosanitari che presentino il minor rischio per la salute umana e l'ambiente tra quelli disponibili per lo stesso scopo”. Non per ultimo, è da segnalare la crescente richiesta di piante con certificazioni bio, da parte della grande distribuzione. È su queste premesse che si basa il nostro obiettivo, ovvero quello di ricercare nuove soluzioni per il contrasto alle malattie ed ai parassiti delle piante, seguendo un’ottica più ecologica, in linea con quanto prevede il PAN, per ridurre l’impatto ecologico e sanitario dei vivai e nelle aree circostanti. La nostra sfida, che passa attraverso una continua ricerca e prove sul campo, è quella di far conoscere questi nuovi strumenti, alternativi ai metodi tradizionali, e che già adesso stiamo mettendo a disposizione dei coltivatori. Per questi motivi, abbiamo aggiornato la nostra offerta con tutti i prodotti necessari per una gestione sostenibile del vivaio, senza perdere di vista il risultato agronomico. Tra questi ci sono: Pacciamanti per il controllo delle erbe spontanee in contenitore, vasi 100% riciclati e riciclabili, corroboranti ed estratti vegetali, prodotti a base di funghi e batteri antagonisti, nematodi entomopatogeni, feromoni e trappole entomologiche, confusione sessuale, insetti ed acari utili. Ed è proprio sul biocontrollo con gli insetti ausiliari che negli ultimi anni abbiamo concentrato i nostri sforzi, andando ad incentivare quella tecnica di difesa delle coltivazioni basata sul contrasto agli organismi dannosi con i loro antagonisti naturali, offrendo il nostro supporto tecnico per definirne il loro miglior impiego in base alle varie situazioni colturali. Nella maggior parte dei casi abbiamo operato in ambiente protetto, riuscendo a ridurre al minimo i trattamenti o azzerandoli completamente. Risultati evidenti tuttavia si sono rivelati anche in pieno campo con prospettive più che incoraggianti. Da sottolineare che le aziende a cui abbiamo proposto per la prima volta questa nuovi protocolli, si sono mostrate fin da subito aperte e interessate, ed infine soddisfatte per il lavoro svolto. Entrando nel dettaglio, nel corso di questi anni, ci siamo focalizzati nella lotta al ragnetto rosso, nel controllo degli afidi e nel contrasto alla cocciniglia cotonosa, utilizzando più specie antagoniste anche in combinazione tra loro, in particolare:

Per il controllo degli afidi:
Aphidius colemani (ed altre specie)

I parassitoidi adulti escono dalle mummie mentre le femmine depongono le uova negli afidi. La generazione successiva di parassitoidi si sviluppa all'interno dell'afide, che si trasforma in una mummia coriacea. Il parassitoide adulto emerge attraverso un foro nella mummia. Le prime mummie si manifestano nella coltura circa 2 settimane dopo la prima introduzione. Chrysoperla carnea Le larve di crisopidi attaccano le loro prede suggendone i fluidi corporei. La preda viene prosciugata e la pelle avvizzita risulta difficilmente individuabile. Chrysoperla carnea è attivo principalmente durante le ore notturne.
mix vespe e mummia colamni
Sphaerophoria rueppellii
Le pupe adulte di sirfidi escono dalle pupe e depositano le uova nelle colonie di afidi. Le giovani larve iniziano a nutrirsi degli afidi. Gli afidi vengono consumati interamente, rimane solo la pelle.

Per la lotta al ragnetto rosso ed altri acari fitofagi:
Neoseiulus californicus Acaro fitoseide generalistica.
Gli acari predatori infilzano le loro prede con il loro apparato boccale succhiante, suggendone il contenuto.
Phytoseiulus persimiliss attacca alrva di T
Phytoseiulus persimilis Acaro fitoseide specialista.
Particolarmente indicato per la soppressione del parassita in densità elevate. Gli acari introdotti passano dal bianco al rosso dopo essersi nutriti di acari.

Per contrastare la cocciniglia cotonosa:
Cryptolaemus montrouzieri
Le larve e gli esemplari adulti consumano completamente la cocciniglia cotonosa. Indicato soprattutto per il trattamento delle aree di maggiore infestazione.
larva cryptolaemus
Anagyrus vladimiri Le femmine adulte dei parassitoidi parassitano le cocciniglie farinose. Le pupe si sviluppano nella pelle mummificata dell'ospite assumendo un aspetto simile a quello di larve di cocciniglia cotonosa gonfie. Le pupe vuote hanno un foro di uscita irregolare all'estremità posteriore della mummia dopo l'uscita dei parassitoidi.

larva e adulto di carmea

Le colture sulla quali abbiamo lavorato maggiormente sono state: photinia, rosa, gelsomino, pittosporo e agrumi ornamentali, ma altre ancora sono in fase di studio. Gli utili vengono distribuiti direttamente sulle piante con bottiglie dosatrici, bustine o flaconi da appendere, piccoli contenitori, ecc. È necessario partire preventivamente, stabilendo un programma di lanci, e iniziando l’introduzione quando le piante non sono ancora attaccate o non appena vengono individuate le primissime infestazioni. L’importanza del monitoraggio è fondamentale: occorre fare delle ispezioni settimanali sulla vegetazione per stabilire l’andamento e valutare eventuali correzioni. Le strategie che possono essere applicate sono differenti, in base alla tipologia di piante coltivate, alle caratteristiche climatiche e ambientali in cui si opera, alla dimensione del contesto ed allo storico dei trattamenti. I vantaggi di questa tecnica risiedono innanzitutto nella sua efficacia comprovata, nella sicurezza per gli operatori e per l’ambiente, nei ridotti tempi di impiego rispetto ai trattamenti, nel non sviluppare resistenze di alcun tipo, di non avere alcun tempo di rientro e di residui sulle piante. Inoltre, all’occorrenza, può essere compatibile con diversi principi attivi di prodotti fitosanitari. Il successo del controllo biologico dipende da molti parametri: la predisposizione dell’ambiente stesso, la strategia adottata, la frequenza dei lanci ed il numero di individui utilizzati, l’eventuale presenza di altri nemici naturali in campo, oltre a fattori climatici come umidità e temperatura. In conclusione, gli insetti antagonisti, giocano un ruolo di prevenzione importante, impedendo a popolazioni di scarsa entità di moltiplicarsi e rappresentare un problema, arrecando così danni alle piante.

Agr. Dott. Emiliano Zoppi
Agraria Checchi Silvano Spa