VerdeComune 2024: innovazioni per un verde pubblico sostenibile in Italia

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VerdeComune 2024: innovazioni per un verde pubblico sostenibile in Italia

Conclusa la prima edizione di VerdeComune a Bellaria Igea Marina: un expo dedicato al verde pubblico sostenibile, con soluzioni innovative per risparmio idrico e mitigazione climatica, replicabili in tutta Italia.

 

«Qualche mese fa questa sfida sembrava ambiziosa, oggi possiamo dire di averla vinta» ha dichiarato con soddisfazione Sergio Ferraro, presidente di Asproflor Comuni Fioriti, in occasione della chiusura della prima edizione del progetto “VerdeComune – Giardini sostenibili del futuro”. La manifestazione, ispirata ad analoghe iniziative francesi, ha avuto l’obiettivo di dimostrare come, grazie a scelte botaniche e materiali adeguati, sia possibile creare spazi verdi a basso impatto e di alta qualità, riducendo i costi di gestione e contribuendo al miglioramento ambientale delle città. Gli interventi hanno interessato numerose aree della città, ciascuna caratterizzata da particolari sfide climatiche e tecniche: dall’ombra persistente dell'Isola dei Platani, all’aria salmastra del lungomare, fino alle zone esposte al sole e soggette a un elevato passaggio pedonale. I progetti hanno adottato soluzioni che garantissero un adattamento stagionale, con una particolare attenzione alla stagione estiva, periodo di maggiore affluenza turistica. La progettazione ha coinvolto anche scuole e università, sia per gli allestimenti che per la conduzione di test e sperimentazioni, puntando su sostenibilità e innovazione. Tra le tecniche utilizzate, l’impiego di soli vasi biodegradabili e l’uso di concimi a lento rilascio, idroretentori e terricci specifici per terreni poveri. Inoltre, le aiuole sono state realizzate con piante perenni di nuova generazione, capaci di garantire fioriture fino a cinque mesi l’anno. L’evento ha visto la partecipazione dell’Assessore al Verde di Bellaria Igea Marina, Adele Ceccarelli, che ha sottolineato come il progetto abbia richiesto un grande lavoro di squadra tra i vari assessorati comunali. Anche i cittadini hanno giocato un ruolo attivo nel processo, collaborando alla buona riuscita dell’iniziativa. Un aspetto di grande rilevanza è stato il monitoraggio dei risultati, che ha mostrato una riduzione del 45% del consumo di acqua grazie a tecniche di pacciamatura e soluzioni innovative. Anche il microclima urbano ne ha beneficiato, con una temperatura del suolo inferiore rispetto alle aree coperte da asfalto. Le aiuole fiorite si sono rivelate fondamentali per attrarre insetti impollinatori e sequestrare anidride carbonica, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria. L’iniziativa, sostenuta da Asproflor e da una trentina di aziende leader del settore, ha posto le basi per una futura replicazione su scala nazionale, con l’obiettivo di testare ulteriori soluzioni in diverse aree geografiche italiane.

Redazione