Vendemmia Toscana: Confagricoltura stima +5%
-
in Notizie
Un’annata che si preannuncia ottima, con un aumento della produzione stimata tra il 3 e il 5% ed una crescita a due cifre su produzione inedite per la Toscana, come i rosati a +10%. Bene anche gli spumanti.
«Siamo ottimisti e possiamo dire che si prevede un’annata qualitativamente ottima - spiega Francesco Colpizzi, presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana -. Le piogge si sono rilevate salutari per lo sviluppo del ciclo di maturazione delle uve. Abbiamo iniziato con la raccolta delle uve a bacca bianca precoci, come chardonnay e sauvignon, e anche con le rosse per la produzione della base spumante e dei vini rosati. Per quanto riguarda la produzione dei grandi vini rossi toscani bisognerà attendere ancora».
Le previsioni parlano di una produzione pari a 2,2milioni di ettolitri. La novità del 2019 è la crescita riscontrata in produzioni diverse e spesso inedite per la Toscana, come per i rosati: «Con un aumento consistente, pari a circa il 10%». Bene anche i vini spumanti, «sui quali - continua Colpizzi - le nostre aziende stanno investendo in maniera continuativa. Riscontriamo innovazioni nelle cantine sul processo e sul prodotto, azioni che consentono di competere sotto il profilo qualitativo con altre regione dalla tradizione più lunga».
Sul fronte prezzi «il livello si mantiene pressoché stabile e rileviamo che alcune denominazioni hanno ritenuto opportuno fare delle politiche di contenimento della produzione». Ma la vera incognita si gioca sui mercati internazionali. «Vedremo con la Brexit, cosa accadrà - aggiunge Colpizzi -. Il Regno Unito è un mercato rilevante e di certo ci saranno ripercussioni sulle nostre esportazioni». Incerto anche il futuro Oltreoceano. «Abbiamo gli occhi puntati sulle politiche statunitensi. Bisognerà vedere cosa accadrà in termini di dazi, se è una decisione seria o solo minacce»
Da Confagricoltura parte inoltre una richiesta alla Regione Toscana: «Dobbiamo lavorare con la Regione a nuove politiche di promozione - è l’appello del presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana -. Non servono solo investimenti sulle innovazioni, azioni che le nostre aziende stanno svolgendo con sacrificio e sforzo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma anche un’attività armoniosa, analitica, compiuta e coerente sulle politiche di promozione rivolta sia ai mercati internazionali che a quello nazionale. Chiediamo una maggiore attenzione alle politiche promozionali, l’amministrazione regionale è molto sensibile e siamo certi che riusciremo a costruire un percorso efficace».
Redazione