Rivoluzione sostenibile in montagna: le Bandiere Verdi premiano l'innovazione nell'arco alpino
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Un segnale di cambiamento: 19 iniziative virtuose ricevono le Bandiere Verdi per la sostenibilità ambientale nei territori montani
Una rivoluzione sostenibile sta prendendo piede nei territori montani dell'arco alpino, evidenziata dalle 19 Bandiere Verdi assegnate sabato 10 a Venzone (UD) durante il VII Summit Nazionale delle Bandiere Verdi di Legambiente. Questi vessilli rappresentano esempi virtuosi di adattamento creativo e innovativo, nonché di sostenibilità ambientale, che cercano di contrastare la crisi climatica e lo spopolamento delle aree montane. Il Piemonte si distingue come la regione con il maggior numero di bandiere verdi (5), seguito da Friuli-Venezia-Giulia (4) e Veneto (3).
Le storie virtuose premiate includono progetti come il bioparco Acqua Viva nel cuneese, il recupero dei frutteti tradizionali nelle aree urbane di Bolzano e il Comune di Enego, protagonista nella ricostruzione forestale dopo la tempesta Vaia. Questi esempi dimostrano l'impegno delle associazioni, degli operatori locali e dei piccoli comuni nel ripensare l'azione territoriale e promuovere una gestione sostenibile del territorio.
Legambiente sottolinea l'importanza di replicare queste esperienze virtuose sul territorio montano, mantenendo fede agli impegni e agli obiettivi della Carta di Budoia. L'associazione ambientalista invita tutti i piccoli comuni montani alpini a sottoscriverla per contrastare la crisi climatica e lo spopolamento delle aree montane.
Le Bandiere Verdi rappresentano un segnale di speranza e un incentivo per promuovere pratiche sostenibili nelle aree montane. Allo stesso tempo, Legambiente denuncia le pratiche non sostenibili con le Bandiere Nere, che quest'anno sono state assegnate a 11 istituzioni pubbliche dell'arco alpino.
La montagna dimostra di essere resiliente e di offrire nuove opportunità, ma è necessario supportarla con interventi nazionali e risorse a sostegno delle realtà montane. L'applicazione della Carta di Budoia e la diffusione di esperienze virtuose rappresentano azioni fondamentali per affrontare le sfide climatiche e demografiche e garantire un futuro sostenibile per le terre alte.
La premiazione delle Bandiere Verdi sottolinea il ruolo cruciale delle comunità locali nella promozione della sostenibilità ambientale e nella valorizzazione del territorio montano. Questi esempi concreti mostrano che la montagna può essere un modello di resilienza e adattamento per tutta la società.
Ecco l'elenco separato delle Bandiere Verdi assegnate durante il VII Summit Nazionale delle Bandiere Verdi di Legambiente
Comuni premiati:
- Comune di Balme (TO)
- Comune di Enego (VI)
- Comune di Caraglio (CN)
- Comune di Valdieri (CN)
Operatori Locali: 5. Gestori dei rifugi della Deiva (SV)
- Ivan Provenzale e famiglia (PN)
- Cooperativa LASSÙ del Comelico Superiore (BL)
- Impresa sociale Dolomiti Hub, Fonzaso (BL)
- Malga Riondera di Ala (TN)
Associazioni locali e pro loco: 10. Comitato per l'ampliamento del Parco del Mont Avic, Fénis (AO)
- Associazione per l'Ecomuseo Valle Elvo e Serra Sordevolo (BI)
- Associazione Aosta Iacta Est, Aosta (AO)
- Associazione Castanicoltori Lario Orientale, Sala al Barro (LC)
- Associazione Gruppo Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla (BG)
- Associazioni e enti promotori dell'Iniziativa Baumgart - frutteti tradizionali Bolzano (BZ)
Bandiera alla memoria e all'impegno: 16.
Associazione Amici di Venzone e Comune di Venzone (UD) - in memoria di Remo Cacitti
Altre premiazioni: 17. Associazione Podén, Forni di Sotto (UD)
- Pro Loco di Preone (UD)
- Alpstream - Centro internazionale per lo studio dei fiumi alpini, Ostana (CN)
Queste iniziative virtuose rappresentano un segnale di cambiamento e un'impegno per la sostenibilità ambientale nei territori montani dell'arco alpino.
Redazione