Rapporto 2024: Green Public Procurement Ancora al 62% nelle PA Italiane
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Legambiente e Fondazione Ecosistemi presentano il VII Rapporto sui progressi e le criticità del GPP in Italia
Il VII Rapporto dell'Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi presentato ecentemente a Roma rivela che l'applicazione del Green Public Procurement (GPP) nelle Pubbliche Amministrazioni italiane è ferma al 62%, nonostante la conoscenza dello strumento sia diffusa nel 98% delle PA. Solo il 17% delle stazioni appaltanti effettua monitoraggi sull'uso corretto del GPP. La difficoltà di stesura dei bandi e la mancanza di formazione adeguata sono i principali ostacoli all'attuazione. L'Osservatorio raccomanda la formazione del personale e il controllo degli esiti delle gare d'appalto per migliorare l'efficacia del GPP.
Il Green Public Procurement rappresenta una leva fondamentale per la sostenibilità, ma la sua adozione procede a rilento. Le PA italiane faticano a implementare i Criteri Ambientali Minimi (CAM), nonostante la loro obbligatorietà dal 2016. I risultati del rapporto evidenziano la necessità di centralizzare le competenze sul GPP attraverso referenti specifici e di promuovere iniziative di formazione mirate per accelerare il passo verso un sistema di acquisti più verde e sostenibile. Questo gap rallenta l'acquisto di verde per le PA, impedendo loro di essere al passo con la transizione ecologica richiesta dall'Unione Europea.