"Blitz Coldiretti": un pacco di pasta su tre è fatto con grano straniero

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Coldiretti ha condotto un blitz al porto di Bari per verificare lo stato delle importazioni di grano saraceno di provenienza straniera. L’allarme lanciato dall’associazione dei coltivatori diretti, è che un pacco di pasta su tre e circa la metà del pane venduto in Italia vengono prodotti con farine di grano straniero, il tutto senza che i consumatori lo sappiano “perché non è obbligatorio indicare la provenienza in etichetta”.
L’analisi è stata presentata dalla Coldiretti in occasione di una mobilitazione organizzata dagli agricoltori pugliesi al porto di Bari, i quali volevano raggiungere le navi provenienti dall’estero e trasportanti materie prime di origine straniera al fine di difendere il Made in Italy “dal campo alla tavola”.
Alla manifestazione era presente anche il governatore pugliese Michele Emiliano, che ha sottolineato come “attorno al grano è cresciuta un’intera civiltà, che non è fatta solo di economia e gastronomia, ma è la storia di un intero mondo”. Pur non contestando l’economia globale, Emiliano ha espresso la necessità di operare una distinzione tra i prodotti, così che il consumatore possa essere informato di cosa va ad acquistare quando compra un pacco di pasta. “Chi vuole pasta italiana, deve sapere che compra merce controllata – ha aggiunto Emiliano – che ha particolare qualità e che è stata prodotta da persone per bene.”
Il risultato diretto delle importazioni di materie prime straniere si riflette sul calo dei prezzi del grano duro, che nel 2016 sono già crollati del 31% rispetto allo scorso anno, rendendo la produzione nostrana sempre più in pericolo, visto che i costi di produzione superano quelli di vendita. A rischio sono oltre trecentomila aziende agricole che coltivano grano, ma anche un territorio di circa due milioni di ettari che potrebbe addirittura desertificare, secondo Coldiretti. Che passa all’attacco diretto di chi nel tempo ha operato “scelte poco lungimiranti” e “ha preferito fare acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da spacciare come pasta o pane Made in Italy”.
Nel corso del 2015, il nostro Paese ha importato circa 4,8 milioni di tonnellate di frumento tenero, pari a circa la metà del  fabbisogno necessario alla nostra produzione di pane e biscotti, mentre le tonnellate di grano duro importate ammontano a 2,3 milioni, corrispondenti al 40% del fabbisogno per la produzione della pasta.

Redazione Floraviva