Pubblicità on-line: bonus fiscale fino al 90% per pmi e start up

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Il Bonus pubblicità è stato esteso anche alle testate online grazie al decreto legge approvato venerdì 13 ottobre dal Consiglio dei Ministri.


Grazie alla richiesta portata avanti da diverse associazioni del settore, tra cui l’Anso (Associazione stampa nazionale online) e l’Uisp (Associazione italiana stampa periodica), le testate online sono entrate a pieno titolo nel provvedimento a sostegno dell’editoria che riconosce un credito d’imposta al 75% per le imprese e i lavoratori autonomi che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, emittenti tv e radio locali. L'agevolazione arriva al 90% se a investire sono piccole e medie imprese, microimprese e start-up innovative. Le testate digitali dovranno però allinearsi con quanto richiesto dalla legge sull'editoria che prevete una serie di adempimenti tra cui la registrazione in Tribunale e al Roc.
«Grazie all’intervento del Ministro Lotti  – dice Marco Giovannelli, presidente Anso -, si è sbloccata una situazione che di fatto avrebbe tagliato fuori i giornali digitali dal provvedimento a sostegno dell’editoria e con il decreto approvato le testate on line vengono inserite a pieno titolo nel cosiddetto “bonus pubblicità”».
La settimana prossima il decreto, che inizialmente prendeva in esame solo stampa, radio e televisione locale, andrà in aula per la conversione in legge e sembra che le copertureper gli sgravi fiscali siano già state individuate e fissate in 20 milioni di euro per il 2017 e di 62,5 milioni per il 2018.
«È un grande successo per i nostri giornali – commenta Marco Giovannelli - un successo doppio, perché ribadisce ancora una volta che il mondo dell’editoria sta cambiando e perché, finalmente, si riconosce che i giornali digitali hanno pari dignità con gli altri media. In questi vent’anni sono nate centinaia di esperienze che con fatica e tenacia lavorano per un’informazione per lo più locale. La qualità e la professionalità sono un elemento fondante della gran parte delle nostre esperienze. Ringraziamo il ministro Lotti per aver ascoltato le nostre voci ed essersi impegnato in prima persona per questo risultato».
Ma vediamo come funzioneranno questi incentivi agli investimenti in pubblicità: prenderanno la forma di un credito di imposta riconosciuto per i soggetti che investono in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, anche online,  e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’1% quelli, di analoga natura, effettuati nell’anno precedente. Il credito si potrà applicare agli investimenti pubblicitari effettuati fin dal 24 giugno 2017, nella misura del 75% (fino al 90% nel caso di microimprese, pmi e start up innovative) del valore incrementale degli investimenti effettuati rispetto a quelli di analoga natura effettuati nell’anno precedente.

Redazione