Por Fesr 2014-2020, per la Toscana che cresce una sfida da 800 milioni
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Si chiama "La Toscana che cresce" ed è molto più che un auspicio, ma rappresenta, piuttosto, il principale strumento di cui la Toscana dispone per accompagnare il sistema produttivo oltre la ripresa, verso il rilancio competitivo. E' il Programma operativo toscano del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, che potrà contare su 792 milioni di euro di dotazione che, insieme alle risorse del Fondo sociale europeo, con un miliardo e mezzo in sette anni, costituiscono una potente leva di sviluppo. Il lancio ufficiale del Por si è tenuto oggi a Firenze al Palaffari.
Con il Por Fesr la Regione compie una scelta di forte concentrazione delle risorse: oltre il 70% dell'intero plafond, circa 570 milioni di euro, va a sostegno delle imprese, di cui circa il 32%, circa 250 milioni, destinato a investimenti in innovazione e trasferimento tecnologico.
Il programma operativo toscano del Fesr, si basa su tre scelte strategiche fondamentali: innovazione e competitività del sistema produttivo, con attenzione per sistema manifatturiero e al raccordo fra turismo e città . La sostenibilità ambientale, la valorizzazione della dimensione sociale degli interventi territoriali.
Dotazione finanziaria Il Por può contare su un budget di 792.454.508 euro, di cui 396.227.254 a carico della Ue, 277.359.078 dello Stato e 118.868176 della Regione.
Le proposte di investimento su cui la Regione intende concentrare le sue risorse si articolano su sei assi prioritari (più uno dedicato all'assistenza tecnica).
"La nostra regione - sottolinea l'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini - è da sempre una realtà virtuosa nell'utilizzo dei fondi strutturali, anche grazie ad una oculata gestione finanziaria siamo riusciti a ottimizzare le risors, facendo fronte alle emergenze e nello stesso tempo introducendo elementi di innovazione nel sistema. Anche stavolta quindi, forti di una consolidata esperienza, possiamo dire di essere partiti con il piede giusto. Abbiamo anticipato, con il bilancio regionale, 82 milioni, colmando i ritardi a livello comunitario e consentendo di partire con i primi bandi. Oggi tutti i bandi destinati alle imprese sono aperti. E i primi risultati ci dicono che la partecipazione è stata elevata. Un bel segnale, che ci incoraggia a raccogliere con più fiducia le sfide che ancora ci attendono, convinti che le scelte fatte sapranno dare i loro frutti".
Rafforzare ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione: con oltre 253 milioni di contributi stanziati, punta a promuovere gli investimenti delle imprese in tutti gli aspetti legati a ricerca, sviluppo, innovazione, in sinergia con Università e centri di ricerca, distretti e poli tecnologici. Il tutto sotto il cappello della Smart specialisation, la strategia europea di specializzazione intelligente che la giunta ha tradotto in un documento strategico toscano che punta a sviluppare e valorizzare l'economia di ciascun territorio a partire dalle specifiche vocazioni e potenzialità.
Tre bandi, per ricerca&svilupppo e innovazione delle imprese, sono stati finanziati grazie all'anticipazione di risorse operata dalla Regione, possono contare subito su un finanziamento regionale di 8 milioni di euro, destinati a diventare oltre 200 milioni all'arrivo delle risorse comunitarie, che si conta potranno attivarne circa 800 di investimento complessivo. La prima fase è già chiusa, con 500 progetti già inviati da parte di 952 imprese, per una richiesta di finanziamento complessiva di 150 milioni. Alla prima fase, seguirà a breve la seconda, dei progetti esecutivi, con la presentazione delle domande entro febbraio 2015 e l'approvazione della graduatoria finale entro giugno 2015.
Migliorare l'accesso alle tecnologie di informazione e comunicazione: con oltre 79 milioni punta ad estendere l'accesso alle tecnologie digitali e Ict. In particolare i primi interventi saranno su 33 aree industriali che si estendono attorno alla superstrada FI-Pi-Li, dove la possibilità di accedere a banda larga e ultralarga costituisce un fattore competitivo notevole.
Promuovere la competitività delle Pmi: oltre 152 milioni saranno destinati a favorire la nascita e il consolidamento di micro, piccole e medie imprese di tutti i settori, con misure per l'internazionalizzazione, l'accesso al credito tramite garanzie e strumenti di ingegneria finanziaria, interventi per attrarre investimenti. In queste settimane sono stati finanziati tutti i bandi (Start Up House, Microinnovazione, internazionalizzazione, Fondi rotativo e di garanzia, settore Orafo, Cardato) che, se non hanno attinto direttamente alle risorse in anticipazione ma a risorse regionali o residui del precedente Por Fesr, saranno poi rifinanziate con le risorse Por 2014-20.
Sostenere la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio: l'asse dispone di oltre 196 milioni per interventi per la riduzione dei consumi energetici e le emissioni di gas serra delle aziende, l'uso di fonti rinnovabili.
E' da qui che vengono le risorse per la riconversione del polo siderurgico di Piombino.
Si è appena chiusa la fase di raccolta delle domande anche per il bando sull'efficientamento energetico (degli immobili e dei processi produttivi), con dotazione di 3 milioni che serviranno alle imprese per promuovere investimenti che permettano di risparmiare sui consumi.
Valorizzare la rete dei grandi attrattori culturali : con poco meno di 30 milioni, ci si propone la valorizzazione delle aree dei grandi attrattori culturali (musei ecc) delle città d'arte, mettendoli in collegamento con le realtà minori e creando opportunità di crescita per le filiere produttive legate all'offerta turistica e culturale. Cinque i temi di lavoro: etruschi, Medioevo e via Francigena, Rinascimento con ville e giardini medicei, scienza e arte contemporanea.
Asse urbano (inclusione sociale): con oltre 49 milioni di dotazione, si propone di pianificare interventi per far fronte alle sfide economiche, ambientali, demografiche e sociali delle zone urbane.
In questo contesto ad esempio, gli interventi per la modernizzazione del parco autobus (oltre 35 milioni), finalizzati a reti di mobilità urbana sostenibile (bus a gas metano o elettrici). E, ancora, interventi per il potenziamento dell'offerta di servizi socio-educativi e socio-sanitari.
Risultati dei programmi 2007-2013 Al 31 dicembre 2014, sono1.023 milioni di euro le risorse complessivamente attivate a partire dal dicembre 2007 e messe a disposizione del sistema economico e territoriale tramite a più di 60 bandi, avvisi pubblici e altre procedure. Gli impegni dei progetti superano il 127% mentre, i pagamenti sfiorano il 90%. i progetti finanziati sono stati 3530, (al netto degli interventi di ingegneria finanziaria su cui all'ultimo, monitoraggio disponibile
si registravano più di 3.200 progetti). I soggetti beneficiari sono in tutto 6566.
Il 60% delle risorse sono state convogliate su progetti di ricerca e sviluppo, che hanno permesso ad aziende grandi piccole e medie di investire portando avanti progetti innovativi di ricerca industriale e trasferimento tecnologico. Un toccasana per la sopravvivenza e il rilancio di tante aziende che ha fatto registrare, nonostante la crisi, segnali positivi, di inversione di tendenza per quanto riguarda l'incidenza della spesa della componente privata in ricerca e sviluppo rispetto al Pil: una percentuale di solito molto bassa, che ora appare in aumento. Più di 5000 progetti R&S - al giugno scorso - hanno garantito investimenti, utili e posti di lavoro, aiutando così a fronteggiare una delle maggiori crisi degli ultimi decenni.
Qualche altro esempio. La prima linea della tranvia fiorentina, 1 milione di passeggeri al mese, è stata realizzata grazie a questi fondi. Come pure, in altro ambito, le casse d'espansione di recente inaugurate per la messa in sicurezza dal rischio idraulico a Terranuova Bracciolini, o come gli otto progetti per l'installazione della banda larga in montagna, o ancora la riqualificazione di Piazza Arnolfo e del Teatro del Popolo a Colle val d'Elsa, nell'ambito dei Piuss, piani di iniziativa urbana sostenibile: cantieri aperti in 14 città, oltre 100 progetti, investimento complessivo di oltre 230 milioni.
Redazione Floraviva