Piano regionale rifiuti: al via gruppo di lavoro a Capannori
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Il gruppo di lavoro aperto, che dovrà preparare una bozza di piano regionale dei rifiuti basato sulle buone pratiche dei 10 passi verso i rifiuti zero, è promosso dal Centro Ricerca RZ del Comune di Capannori con il supporto di Zero Waste Europe. La proposta, pur incentrata sui rifiuti solidi urbani, affronterà anche i rifiuti speciali, in particolare quelli dei maggiori distretti produttivi toscani.
In seguito all'incontro svoltosi pubblicamente a Capannori il 18 maggio con il presidente della Giunta Regionale Rossi, che ha chiesto esplicitamente ai comuni "virtuosi" e ai movimenti di collaborare alla definizione di un nuovo piano regionale di gestione dei materiali di scarto, il Centro Ricerca RZ del comune di Capannori ha deciso di insediare un Gruppo di Lavoro Aperto allo scopo di redigere una bozza di proposta pianificatoria basata sulla applicazione dei 10 passi verso rifiuti zero. Il gruppo, che si avvarrà del contributo di tecnici ed esperti ma anche di attivisti, sarà coordinato da Rossano Ercolini responsabile del Centro stesso.
Il metodo di lavoro assunto sarà quello di seguire anche attraverso visite "sul campo" le buone pratiche di riduzione, riparazione, riuso, riciclo e compostaggio già in atto in Toscana studiandone la replicabilità su scala regionale. Proprio per questo saranno tenute riunioni dislocate nei tre Ato della Toscana precedute da visite e da incontri con sindaci e/o assessori, responsabili dei gestori, categorie economiche e rappresentanti dei distretti produttivi, comitati ed associazioni di cittadini.
Queste modalità di lavoro, oltre a consentire di conoscere da vicino i risultati di eccellenza raggiunti in contesti regionali, indicano anche la necessità per le stesse istituzioni di puntare sulla partecipazione vera dei cittadini e dei "portatori di interessi diffusi" per la definizione di una pianificazione il più possibile scevra dalla pressione di lobby volte a condizionare in senso pesantemente impiantistico e centrato sugli "smaltimenti" un atto che deve invece rispondere a criteri di salubrità, di qualità ambientale, di trasparenza, di promozione di posti di lavoro e di impresa locali nonché di lotta agli sprechi sia di preziosi materiali che di soldi dei cittadini. Questo percorso operativo proprio per la novità e l'importanza dello "posta in palio" sarà supportato oltre che da un comitato scientifico di primo livello di cui è dotato il Centro Ricerca Rifiuti Zero (presieduto da Paul Connett e coordinato da Enzo Favoino) anche da Zero Waste Italy e da Zero Waste Europe proprio nella considerazione dell'importanza della Toscana nel contesto nazionale ed europeo/internazionale.
La proposta, che entro la fine di luglio sarà pronta per un confronto con la Regione, pur incentrata sulla gestione dei rifiuti solidi urbani, affronterà anche la problematica dei rifiuti speciali, in particolar modo di quelli derivanti dai distretti produttivi più importanti della Toscana.
Fonte Ufficio Stampa