Oscar Green di Coldiretti: premiati gli agricoltori più creativi

in Notizie
Oscar Green di Coldiretti - agricoltori più creativi

Oggi a Roma le finali degli Oscar Green 2023 di Coldiretti. Il presidente Prandini ha premiato la creatività di giovani agricoltori provenienti da tutta Italia.

 
Dal contadino robot in grado di gestire un orto dalla a alla z fino alle posate biodegradabili ricavate dalla pianta del cardo.
Sono di vario genere le invenzioni premiate oggi a Roma con gli Oscar Green di Coldiretti. Creazioni di giovani agricoltori che si impegnano e ingegnano per trovare soluzioni in campo capaci di generare occupazione, salvaguardare clima e ambiente, garantire cibo e servizi al Paese.
I premi sono stati consegnati nel corso delle finali, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, della delegata nazionale del Movimento Giovani Imprese Coldiretti Veronica Barbati, del ministro del Masaf Francesco Lollobrigida e del ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi.
Anna Madeo in Calabria ha inventato la prima “Ape pack”, una “carta d’api” fatta con lino e cera d’api per avvolgere i salumi del pregiato Suino Nero, premiata con l’Oscar Campagna Amica. Un packaging totalmente ecologico che sostituisce la plastica e il sottovuoto garantendo un’ottima conservazione dei salumi anche fuori dal frigo e per lunghi periodi di tempo, oltre ad essere lavabile e riutilizzabile.
In Campania, nelle terre confiscate alla Camorra, è nata con Nicola Margarita e la cooperativa terra Felix una filiera per la produzione di bioplastiche sfruttando la pianta del cardo, che viene trasformata in posate green biodegradabili, in teli per proteggere le piante e in altri oggetti, mentre con gli scarti della lavorazione si fanno dei pannelli per far nascere i pregiati funghi cardoncelli. Un’idea che è valsa l’Oscar nella categoria Fare filiera. 
In Molise premiato con l’Oscar Custodi d’Italia Carmine Mosesso, che ha recuperato un’antica varietà di fagioli, detta della levatrice o fagiolo della fertilità, che si donava anticamente alle donne che desideravano diventare madri, ma che negli ultimi anni era quasi estinta prima di tornare sulle tavole grazie all’impegno dei giovani agricoltori.
In Val d’Aosta vince l’Oscar Impresa Digitale Didier Chappoz con Hortobot, il contadino robot che analizza l’orto prima ancora di essere coltivato, si occupa della semina, poi del trapianto, dell’irrigazione, della frollatura del terreno e del raccolto, aiuta a risparmiare energie e acqua ed è in grado di leggere e decifrare anche improvvise avversità meteo.
L’Oscar alla solidarietà va a Stefano Piatti, l’avvocato esperto in gestione penitenziaria che è tornato alla terra avviando in Lombardia l’azienda agricola San Giuda divenuta un’occasione del recupero per detenuti ma anche soggetti con disagi psichici, ex tossicodipendenti e ragazze madri.
Serena Vanzetti, della Cooperativa agricola Speranza in Piemonte, si aggiudica l’Oscar Energia per il futuro e la sostenibilità grazie a un progetto che ha permesso di utilizzare i reflui dell’allevamento per ricavare elettricità e biogas per assicurare il riscaldamento del Centro di ricerca sui tumori di Caldiolo (Torino), ma anche biocarburante per i camion.
Gli altri premi sono elencati qui.
 

Redazione