Ognissanti: Mercato dei Fiori di Pescia +2,2% le vendite a valore
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In controtendenza con quanto scriveva Ismea ad agosto sull'andamento dei mercati dei fiori, segnalando una domanda generale statica, il Mercato Fiori e Piante della Toscana (Mefit) comunica che il risultato complessivo stimato del giro di affari all’ingrosso previsto nel mese di ottobre 2016 è di circa 7 milioni e 256 mila Euro, migliore in percentuale di circa 2,2 punti, rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Ismea con il suo rapporto pubblicato con il rapporto “Tendenze - Fiori e piante”, n.2/2016 - Agosto 2016, segnalava vendite scoraggiate a causa dei lunghi periodi di piogge e freddo nei mesi di aprile e maggio, periodo in cui le condizioni climatiche avrebbero avuto un ruolo fondamentale per le produzioni primaverili. Leggiamo ancora da Ismea: «Dall'inizio di febbraio, il mercato dei fiori recisi a poco a poco è aumentato, anche se la domanda di fiori in genere è risultata debole e non dinamica come accadeva in anni precedenti.» Ad ottobre invece un cauto ottimismo è stato segnalato anche da Ismea: «La vendita all'ingrosso è iniziata un po' in sordina nei primi giorni di ottobre, ma ha poi recuperato soprattutto al Centro-Nord grazie ad una crescente vivacità della domanda. Rispetto allo scorso anno il ritardo produttivo ha spostato il grosso dei volumi verso la fine di ottobre favorendo il mantenimento degli standard di freschezza fino al dettaglio».
Il Mercato Fiori e Piante della Toscana (Mefit) consolida così nel 2016 la sua posizione di rilievo quale piattaforma logistica al servizio delle zone di distribuzione e consumo del centro nord d’Italia.
La maggioranza degli operatori che utilizzano i servizi del Mefit ha visto soddisfatte le proprie aspettative nel periodo dell’anno più importante per la commercializzazione di fiori freschi recisi, fronde verdi recise, piante ornamentali da interno e da terrazzo, e articoli per fioristi.
È infatti in ottobre che si raggiungono i migliori risultati economici rispetto a qualsiasi altro mese dell’anno. Questo grazie alla maggiore richiesta dei prodotti floricoli da parte dei consumatori, per ricordare ed onorare i propri cari ormai scomparsi. Le scelte dei consumatori si indirizzano verso un ampio ventaglio di specie floricole, ma in prevalenza si concentrano sui crisantemi, uniflori e multiflori. Il risultato complessivo stimato del giro di affari all’ingrosso previsto nel mese di ottobre 2016 al Mercato dei Fiori della Toscana è di circa 7 milioni e 256 mila Euro, migliore in percentuale di circa 2,2 punti, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. I produttori di crisantemi uniflori si ritengono soddisfatti delle quantità vendute e dei prezzi spuntati. Le loro capacità e la loro esperienza riguardo alle tecniche di produzione e nella gestione della luce (ombreggiature ed illuminazione artificiale), e l’oculato impiego dei mezzi di difesa, li ha messi al riparo da sorprese su anticipi o ritardi di fioriture. Pertanto il prodotto è stato disponibile nel momento ideale per la vendita all’ingrosso. Quest’anno si stima il passaggio sul mercato di circa 4.500.000 steli di crisantemi uniflori destinati alla contrattazione sulla platea o alle spedizioni tramite grossisti e trasportatori, per un valore di circa 2.600.000,00 euro.
I dati espressi dai crisantemi uniflori, ottenuti in un breve arco temporale (un mese), collocano questa coltivazione al quinto posto come importanza, sia in quantità che in valore, tra tutte le specie locali commercializzate al Mefit, dopo i crisantemi multiflori, le gerbere, le rose ed i gigli. I crisantemi uniflori più richiesti sono stati di colore bianco e giallo nelle forme a palla da ping pong (Ballon e Boris Becker), a dahlia (Safari, Artic, Resolute e Rossano), spider (Veneri, Safina ed Anastasia), anche se le novità varietali sono tutte nei colori mattone, bordeaux e bronzo, come ad es. Avron, medio uniflore a dahlia, di colore bordeaux/mattone e Chipsa, uniflore spider di colore Bronzo/mattone con riflessi ocra sulle punte.
Per quanto concerne i prezzi all’ingrosso, medi ponderati, nel complesso non hanno subito rilevanti variazioni rispetto all’anno precedente, a parte alcune variazioni di prezzo in aumento o in diminuzione in specie floricole economicamente rilevati. Il comparto dei crisantemi uniflori ha ottenuto un incremento tra i 5 ed i 10 centesimi centesimi di euro a stelo, in funzione delle famiglie e delle varietà.
I prezzi del verde ornamentale, limitatamente a Ruscus ed Eucalypthus, sono stati in aumento di 1 euro al Kg per il Ruscus, stazionari per Eucalypthus Cinerea e per Eucalypthus Parvifoglia.
Le quantità esitate sul mercato delle principali specie floricole a complemento dei crisantemi uniflori, sono state: circa 4.000.000 steli di crisantemi multiflori, con il prezzo medio ponderato a stelo, in diminuzione di 2 centesimi di euro; 400.000 steli di garofani mediterranei; 1.200.000 steli di lilium LA; 50.000 steli di lilium orientali; circa 4.600.000 steli di rose nel complesso, con prezzo medio ponderato a stelo su livelli stabili; 1.250.000 steli di gerbere con prezzo medio ponderato a stelo stazionario; 12.000 scatole di Anthurium, con il prezzo a stelo in aumento di 20 centesimi di euro; poco più di 800.000 steli di orchidee Dendrobium, orchidee molto apprezzate per la festività dei Santi, con il prezzo in lieve aumento di 10 centesimi di euro a stelo; circa 20.000 steli di orchidee Cymbidium con un aumento del prezzo a stelo intorno a 50 centesimi di euro.
In merito al settore delle piante in vaso da interno e da terrazzo è stata rilevata la vendita di circa 18.000 vasi di crisantemi, con diametro da 14 a 30 cm, e di circa 100.000 vasi di ciclamini, con diametro da 10 a 21 cm.
Fonte: Mefit
Redazione