Nuovo referente per il distretto floricolo interprovinciale Lucca Pescia

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Un’associazione temporanea di scopo, costituita nei giorni scorsi dai Comuni di Lucca e Pescia e dalla cooperativa Flora Toscana e l’Associazione dei vivaisti di Pescia, sarà il nuovo referente del distretto floricolo interprovinciale. Prima incombenza la crisi da Coronavirus che penalizzerà le vendite di mimose e altre piante e fiori in una festa della donna già debole perché di domenica.

Passo importante nel rilancio del Distretto floricolo interprovinciale Lucca Pistoia sotto l’ombrello della nuova normativa toscana dei distretti rurali. Nei giorni scorsi è nata ufficialmente l’associazione temporanea di scopo, denominata Associazione florovivaistica interprovinciale (Afi), che sarà il nuovo soggetto referente del distretto, meglio identificabile come distretto Lucca Pescia. A firmare l’atto di costituzione sono stati infatti i Comuni di Lucca e Pescia, la cooperativa pesciatina Flora Toscana e l’Associazione dei vivaisti di Pescia. Il comitato direttivo di Afi ha come presidente il sindaco di Pescia Oreste Giurlani e quale vicepresidente il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, mentre nei panni di segretario ci sarà il presidente di Flora Toscana Paolo Batoni e in quelli di tesoriere il presidente dell’Associazione dei vivaisti pesciatini Nicola Del Ministro. Il primo atto è stato l’indicazione di Stefano Gori come tecnico responsabile. 
«Abbiamo seguito con attenzione questo percorso di rivalutazione e rilancio del distretto floricolo – ha dichiarato Alessandro Tambellini, insieme all’assessore alle attività produttive del Comune di Lucca Valentina Mercanti, che ha lavorato intensamente a questo progetto - perché crediamo sia una grande opportunità di un territorio allargato che abbraccia diverse realtà di due province diverse. E’ nostro obiettivo riattivare un settore che in passato era molto importante per il sistema economico e produttivo lucchese e che ora, con questa sinergia, può tornare a offrire opportunità economiche e occupazionali». «Con questa alleanza con Lucca e due soggetti privati – ha affermato Oreste Giurlani - possiamo pianificare interventi di rilievo, assistere chi intende investire e produrre, lavorare per ampliare offerta e penetrazione nei mercati, anche nuovi. Abbiamo molto da fare, ma la struttura è certamente ben assortita e attrezzata per questo delicato compito».
Prima incombenza della nuova cabina di regia del distretto floricolo della Lucchesìa e della Valdinievole la valutazione della crisi, in primis ma non solo per via della contrazione dei mercati del Nord Italia, causata anche in questo settore dall’emergenza sanitaria del Coronavirus o Covid-19, soprattutto perché siamo nell’imminenza della festa della donna, momento top di vendita delle mimose, ma anche di altre piante e fiori. Come ha spiegato recentemente a Floral Daily il responsabile vendite estere di Flora Toscana Luca Quilici, le vendite di mimose quest’anno erano già attese inferiori perché la festa della donna cade di domenica, ma adesso con il Coronavirus potrebbero calare ulteriormente. Pertanto la cooperativa pesciatina ha ridotto gli ordini del 30% rispetto all’anno scorso.

L.S.