Cia Pistoia ha chiesto al ministro Martina deroghe per attivare il fondo di solidarietà anche su voci escluse come le serre. Apertura del ministro

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Sandro Orlandini, presidente di Cia Pistoia, nel corso dell’incontro di oggi fra i vertici delle associazioni di categoria agricole, il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a cui partecipavano anche i rappresentanti del territorio florovivaistico pistoiese danneggiate dall’uragano, ha chiesto al governo di pensare a delle deroghe per far attivare il fondo di solidarietà nazionale anche su voci di solito escluse in quanto assicurabili, come serre, tunnel e ombrari. Positiva la prima reazione del ministro. Nel corso dell’incontro il presidente nazionale di Cia Dino Scanavino ha chiesto anche il blocco delle rate dei mutui e una sospensione dei contributi sui dipendenti per le aziende colpite.

«In base alle normative vigenti non si può attivare il fondo di solidarietà nazionale per tutto ciò che è assicurabile. Ad esempio, le serre con i tunnel e gli ombrari. Questo è un grosso problema per le imprese florovivaistiche della provincia pistoiese messe in ginocchio dall’uragano della notte fra il 4 e il 5 marzo scorsi. Per questo ho chiesto durante l’incontro con il ministro Martina e il presidente Rossi se non fosse possibile pensare a qualche forma di deroga? E la reazione del ministro è stata di apertura. Vedremo come si concretizzerà questa apertura nei prossimi giorni».

E’ quanto dichiara il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini al termine dell’incontro avvenuto alle 13 di oggi nella sede della Giunta regionale toscana fra il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori e i rappresentanti delle associazioni di categoria agricole dei livelli regionali e delle zone colpite dall’uragano, fra cui la provincia di Pistoia in cui il florovivaismo ha fatto una prima stima di 300 milioni di danni. Per Cia, c’era anche il presidente nazionale Dino Scanavino, venuto oggi a Firenze per concludere la manifestazione di Cia sul tema “Verso il territorio come destino” nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, oltre al presidente regionale Luca Brunelli.

«La serie di incontri del ciclo sul territorio come destino – dice Sandro Orlandiniè stata premonitrice di quanto accaduto nei giorni scorsi in Toscana. Ad ogni appuntamento abbiamo infatti proiettato delle slide comprendenti anche gli eventi catastrofici avvenuti nel corso degli ultimi anni. Questa tematica, collegata a quelle del cattivo uso del suolo e dell’abbandono dell’agricoltura in certe zone montane, è stata subito affrontata in concreto dal ministro Martina e dal presidente Rossi all’incontro successivo in Regione riguardante le devastazioni avvenute in Versilia e nel pistoiese, le due aree della Regione Toscana caratterizzate dalle produzioni florovivaistiche».

Durante l’incontro, spiega Orlandini, «il presidente nazionale di Cia Scanavino, oltre a spalleggiare la proposta di Cia Pistoia della deroga a cui ho accennato relativa al fondo di solidarietà nazionale, ha chiesto il blocco delle rate dei mutui e la sospensione dei contributi ai dipendenti per le aziende più danneggiate dall’uragano».

La risposta del ministro, come riportato dall’Ansa, è stata la seguente: «sicuramente daremo una mano nel brevissimo ad alleggerire, dal lato dei costi, le aziende che sono interessate da questa vicenda. E qui il tema della stima dei danni e del meccanismo dichiarazione di calamità è fondamentale per poter poi far scattare alcune deroghe, rinvii e alcune attività di alleggerimento dei pagamenti su diversi fronti. Poi possiamo cominciare a lavorare sull'accompagnamento al credito per queste aziende, specifico nel settore, e anche qui abbiamo immaginato un paio di piste di lavoro».

Come conclude Orlandini, «Cia Pistoia è soddisfatta di tutta l’attenzione dimostrata dai livelli politico-istituzionali nazionale e regionale per le problematiche delle aziende agricole e in particolare florovivaistiche in seguito alle devastazioni causate dall’uragano».

 

Redazione Floraviva