Nuova PAC rimandata al bilancio pluriennale 2021-2027 nel segno della di innovazione e bioeconomia
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Durante il consiglio informale in Romania la maggioranza delle delegazioni rappresentata dai ministri dell’agricoltura dei paesi aderenti decide di rinviare le conclusioni in attesa di un'intesa sul budget post 2020
Quindi non ci sarà nessun accordo senza aver visto il bilancio pluriennale 2021-2027. Questo quando deciso dai ministri agricoli europei riuniti informalmente in Romania. Con le elezioni europee ormai alle spalle e in attesa della nuova Commissione si ripartirà quasi da zero. Il tutto malgrado una fitta attività di relazioni e comunicazione dei portatori d’interesse e diversi studi d'impatto interni ed esterni che hanno portato a tre progetti di regolamento sui quali si è dibattuto per oltre un anno tra Consiglio e "vecchio" Parlamento entrambi però destinati a cambiare dopo le ultime elezioni e il passaggio di testimone tra la presidenza di turno romena e quella entrante finlandese.
Non ci sarà l'atteso documento di Conclusioni del Consiglio Agricoltura sulla riforma della Politica agricola comune a giugno, che avrebbe dovuto dettare l'indirizzo politico per correggere e affinare le proposte della Commissione. Lo hanno confermato in conferenza stampa il presidente di turno del Consiglio, il ministro rumeno Petre Daea, e il commissario Ue all'Agricoltura Phil Hogan, al termine della riunione informale in Romania, nella quale un ampio numero di delegazioni ha detto di voler attendere l'accordo sul bilancio pluriennale dell'Unione 2021-2027 prima di fissare i contenuti della futura politica agricola.
Nel Consiglio di giugno, dunque, non ci sarà nessuna posizione comune da parte dei ministri, come avrebbero voluto la presidenza romena e la stessa Commissione, ma solo una relazione intermedia, «sperando che la presidenza finlandese sia in grado di concludere un buon accordo per il bilancio della Pac, che poi è quello che interessa maggiormente gli agricoltori», ha tagliato corto il commissario uscente Hogan.
«Abbiamo grandi ambizioni per i prossimi anni in materia di ricerca e innovazione in agricoltura e nella bioeconomia. Per avere successo, dobbiamo mobilitare risorse che siano al livello di queste ambizioni», ha detto Hogan nel corso del Consiglio di oggi a Bucarest, formalmente dedicato a queste nuove sfide. «Oltre a essere una materia cruciale – ha spiegato il commissario irlandese – la ricerca e l'innovazione in agricoltura e la bioeconomia saranno un elemento chiave della prossima Pac oltre che nel programma europeo "Horizon Europe". L'innovazione è la chiave per preparare la nostra agricoltura per il futuro, poiché le sfide sono più grandi che mai, ma ci sono anche opportunità significative che dovremmo essere in grado di cogliere. Inoltre – ha proseguito – dobbiamo dare molta importanza alla diffusione di conoscenze e tecnologia coinvolgendo tutti i soggetti interessati, a partire dagli agricoltori». Hogan ha infine ricordato che «la Commissione ha proposto un bilancio di 10 miliardi per ricerca e innovazione nel settore alimentare, la bioeconomia, le risorse naturali, l'agricoltura e l'ambiente, ponendo così l'innovazione al centro della nuova Pac».
Redazione