Nasce la Task Force per l'agricoltura del Mediterraneo
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Approvata all'unanimità dalle organizzazioni agricole e cooperative dell'UE, la Task Force Mediterranea parte proprio alla vigilia della ratifica dell'accordo tra Unione Europea e Comunità per lo Sviluppo dell'Africa Meridionale per aumentare il periodo di ingresso agevolato delle arance. Il patrimonio europeo deve essere dunque tutelato e valorizzato per la sua altissima qualità.
«Valorizzare le specificità dell’agricoltura mediterranea e dei suoi prodotti per porli con maggior forza al centro dell’Agenda europea per evitare che venga sacrificata sull’altare di giochi politici internazionali senza alcuna considerazione dell’impatto sul territorio, sulla salute, sull’ambiente e sull’occupazione». È questo l’obiettivo della Task Force Mediterranea voluta dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, primo vicepresidente degli agricoltori europei del Copa, e approvata all'unanimità dalle organizzazioni agricole e cooperative dell'UE.
Una iniziativa che - sottolinea Moncalvo - parte proprio alla vigilia della ratifica dell'accordo tra Unione Europea e Comunità per lo Sviluppo dell'Africa Meridionale, in primis il Sudafrica, per aumentare il periodo di ingresso agevolato di arance, dopo che analoghi accordi hanno provocato l’invasione di olio di oliva tunisino, pomodoro marocchino, riso cambogiano e del Vietnam, con un pesante impatto sulle produzioni mediterranee.
Si tratta di tutelare un patrimonio europeo che, non solo genera ricchezza e lavoro grazie a numeri da primato per valore aggiunto ed elevato utilizzo di manodopera rispetto ad altri settori, ma - continua Moncalvo - consente di portare sul mercato UE e mondiale prodotti di altissima qualità come dimostra il riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio immateriale tutelato dall’Unesco. «Il Mediterraneo non è soltanto la culla della civiltà e dei valori che sono alla base della nostra Europa ma offre anche importanti prospettive di sviluppo all’agricoltura e all’economia dell’Unione europea».
Redazione