Linee guida sulle specie autoctone di interesse forestale
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Pubblicato il decreto con le “Linee guida per la programmazione della produzione e l'impiego di specie autoctone di interesse forestale” anche in aree urbane.
«Un quadro di riferimento omogeneo per la gestione delle diverse fasi attuative delle sempre più frequenti iniziative di rimboschimento e di creazione di nuovi boschi, anche in aree urbane e periurbane», in modo che «gli interventi siano realizzati nel rispetto della biodiversità forestale».
Così un comunicato del Ministero delle Politiche Agricole del 13 luglio descrive le “Linee guida per la programmazione della produzione e l'impiego di specie autoctone di interesse forestale” approvate con decreto del 17 maggio 2022 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 luglio. L’obiettivo finale delle Linee guida, aggiunge il comunicato, è «avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni», che è poi lo «scopo principale della Strategia Forestale Nazionale».
Come precisato nel testo delle Linee guida, esse «non si applicano agli interventi di realizzazione del verde urbano ornamentale quali la messa a dimora di piante nei giardini pubblici e privati e lungo le alberature dei viali, né agli impianti di arboricoltura da legno realizzati con specie esotiche o con cloni di pioppo (pioppicoltura specializzata), né agli interventi di piantagione di specie forestali con finalità di ricerca e sperimentazione i cui scopi non rientrino tra quelli elencati al punto 2».
Dove il punto 2 elenca i seguenti tipi di intervento che devono fare riferimento alle Linee guida:
- di rimboschimento, imboschimento e realizzazione di sistemi verdi;
- di forestazione urbana e periurbana;
- di mitigazione e compensazione, relativi a singoli progetti di trasformazione;
- di miglioramento forestale, ripristino ambientale, recupero e realizzazione di aree verdi in genere;
- per la realizzazione di aree verdi di rilevanza paesaggistica ed ambientale di interesse pubblico che concorrono alla costruzione delle reti ecologiche;
- di piantagioni di specie autoctone per le produzioni legnose.
Riguardo ai contenuti, come sintetizzato nella nota stampa del Mipaaf, in queste Linee guida «la qualità del materiale vivaistico forestale, sia in termini di provenienza sia in termini di adeguatezza all'ambiente in cui verrà messo a dimora, è ritenuta fondamentale per la riuscita degli impianti insieme alla necessità di un'adeguata programmazione degli interventi. Per questo sono stati introdotti alcuni elementi utili alla progettazione e all'affidamento di forniture vivaistiche e alla produzione del materiale vivaistico di specie di interesse forestale, insieme a uno schema tipo di Contratto di coltivazione».
Per ulteriori informazioni leggere il decreto in Gazzetta Ufficiale del 12 luglio (vedi) e il testo dell’allegato contenente le Linee guida (vedi).
Redazione