La critica delle associazioni Agricole Italiane alla Deroga PAC della UE

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Le principali associazioni sindacali agricole italiane, Confagricoltura, CIA e Coldiretti, esprimono una forte opposizione alla proposta di deroga della PAC dell'UE, ritenendola insufficiente e penalizzante per il settore agricolo nazionale. Chiedono modifiche significative per garantire la sicurezza alimentare e sostenere le produzioni agricole.


Le maggiori associazioni sindacali agricole italiane stanno unendo le forze in una critica condivisa alla recente proposta di deroga della Politica Agricola Comune (PAC) dell'Unione Europea. Confagricoltura, guidata da Massimiliano Giansanti, ha espresso la sua delusione per la proposta della Commissione UE. Giansanti ritiene che le condizioni imposte siano eccessive e limitino l'efficacia della misura. Confagricoltura sostiene la necessità di modifiche sostanziali per aumentare la produzione di cereali e semi oleosi e sottolinea la necessità di una deroga che rifletta il provvedimento adottato nel 2022 durante la crisi ucraina. Anche la CIA-Agricoltori Italiani Toscana, guidata da Valentino Berni, si è espressa in termini critici. Berni descrive la proposta come "debole e insufficiente", enfatizzando che le condizioni imposte per accedere alla deroga sono eccessivamente restrittive. La CIA chiede un supporto più incisivo per l'agricoltura europea, evidenziando la necessità di politiche che non solo siano meno punitive, ma anche incentranti e capaci di orientare le risorse verso la tutela del reddito delle imprese agricole. Coldiretti, infine, con il suo presidente Ettore Prandini, ha annunciato una protesta a Bruxelles contro le politiche UE. La Coldiretti critica l'obbligo di lasciare incolti il 4% dei terreni destinati a seminativi imposto dalla PAC, sottolineando come tale misura contrasti con la necessità di investire nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea. Prandini enfatizza l'importanza di modificare le politiche UE per valorizzare le terre fertili e fermare le importazioni sleali, assicurando standard ambientali, sanitari e lavorativi omogenei per tutti i prodotti importati nell'Unione. Queste posizioni condivise dalle tre principali associazioni sindacali agricole italiane riflettono una crescente preoccupazione per le condizioni del settore agricolo nell'ambito dell'Unione Europea. Le associazioni chiedono modifiche significative alla proposta di deroga della PAC, sottolineando l'importanza di politiche che siano veramente a sostegno dell'agricoltura, fondamentale per la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile.

Redazione