La Carta della sostenibilità dei sistemi alimentari di Firenze

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Carta della sostenibilità dei sistemi alimentari di Firenze

I 21 punti del documento finale del G20 dell’Agricoltura di Firenze sottoscritto il 18 settembre dai ministri delle politiche agricole. Per Patuanelli è il momento di politiche di lungo termine che non guardino al consenso immediato e l’obiettivo della “fame zero” combinato con quello della sostenibilità ambientale richiede più cooperazione e trasferimento tecnologico tra Paesi. Grande spazio all’approccio “One Health” per la prevenzione delle epidemie e alla ricerca scientifica, a cominciare dalla genetica. 


«Dobbiamo essere in grado di mettere in campo politiche che invertano la rotta in modo definitivo senza guardare al consenso e alle ricadute immediate: tutto ciò che facciamo avrà effetto tra molti anni».
Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli sabato 18 settembre presentando la “Carta della sostenibilità dei sistemi alimentari di Firenze”, il documento finale del G20 dell’Agricoltura tenutosi la settimana scorsa nel capoluogo toscano. «L'appuntamento successivo – ha aggiunto Patuanelli - è in Indonesia tra un anno: se noi non facciamo niente nel mezzo, il pianeta non ci aspetta».
L'impegno principale del documento, che si articola in ventuno punti, è garantire la sicurezza alimentare a livello globale, ma tenendo conto dei vincoli della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Per raggiungere l’obiettivo della "fame zero", ha spiegato Patuanelli, bisogna «incrementare la multilateralità dei rapporti e la cooperazione tra Paesi per evitare gli sprechi». Mentre sul piano ambientale, ha aggiunto, è necessario continuare a contribuire al percorso di transizione ecologica con certamente la complessità di adattare modelli produttivi che sono diversi tra loro e quindi fare compromessi. Un ulteriore aspetto sottolineato dal ministro è l’accento posto nella Carta di Firenze al trasferimento tecnologico «in orizzontale fra i diversi Paesi dove la ricerca e sviluppo più avanzata consenta anche ai Paesi in via di sviluppo di avere un accesso immediato, facendo un salto tecnologico verso nuove tecnologie». 
Ecco riassunti in italiano, uno per uno, i 21 punti della Carta della sostenibilità dei sistemi alimentari.
 
Tutti i punti della “Carta della sostenibilità dei sistemi alimentari” di Firenze
1) I Ministri dell'Agricoltura del G20, dopo l’incontro a Firenze dal 17 al 18 settembre 2021, ribadiscono l’impegno a raggiungere la sicurezza alimentare per tutti e a garantire sistemi alimentari sostenibili e resilienti, senza lasciare indietro nessuno.
2) Nonostante i miglioramenti dell’agricoltura globale negli ultimi decenni, a sei anni dall'adozione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un quarto della popolazione mondiale soffre ancora di insicurezza alimentare e il mondo è fuori strada per raggiungere l'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 2: “Fame Zero”. Questa situazione è stata aggravata dalla pandemia di COVID-19.
3) I sistemi alimentari sostenibili e resilienti sono fondamentali per la sicurezza alimentare e la nutrizione, contribuendo a diete sane ed equilibrate, eliminazione della povertà, gestione sostenibile delle risorse naturali, conservazione e protezione degli ecosistemi e mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. In questo contesto, vengono accolte con favore le “Linee guida volontarie sui sistemi alimentari e la nutrizione” recentemente approvate dal Comitato per la sicurezza alimentare mondiale.
4) In relazione agli impegni dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l'Accordo di Parigi, saranno intraprese azioni urgenti per affrontare le cause e gli impatti del cambiamento climatico e conservare, proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi.
5) Impegno a identificare e superare i principali ostacoli al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Apprezzamento per le attività della FAO e di altre organizzazioni che monitorano i progressi e forniscono raccomandazioni basate su dati scientifici e prove.
6) E’ necessario definire dei percorsi verso i sistemi alimentari sostenibili e trovare strutture istituzionali appropriate per la loro attuazione. Siccome non esiste una soluzione valida per tutti, è necessario tener conto delle diverse condizioni locali, culture, storie, sistemi di produzione, modelli di consumo e tradizioni, mentre si progetta una trasformazione verso sistemi alimentari sostenibili, produttivi e resilienti. La transizione richiede il contributo di tutte le parti interessate e un dialogo continuo e inclusivo.
7) Non esiste crescita sostenibile senza un'agricoltura economicamente sostenibile che generi un reddito stabile e gratificante e che crei lavoro dignitoso e di qualità e opportunità per gli agricoltori e i lavoratori agricoli, le loro famiglie e le comunità rurali. Una tale rivitalizzazione rurale inclusiva affronterebbe la difficile situazione di almeno il 75% dei poveri del mondo che vivono nelle aree rurali e promuoverebbe il loro equo accesso a diete sane. Questo obiettivo richiede un accesso più facile all'istruzione, al capitale, alle tecnologie e ai mercati, partenariati pubblico-privato e investimenti responsabili nelle aree rurali e nelle infrastrutture rurali. In linea con i "CFS - Principles for Responsible Investment in Agriculture and Food Systems", viene riaffermata l'importanza di promuovere investimenti responsabili nei sistemi agricoli e alimentari, in particolare per le famiglie di agricoltori, le startup e le piccole e medie imprese che utilizzano tecnologie innovative a sostegno della transizione verso sistemi alimentari sostenibili.
8) La sostenibilità sociale dei sistemi alimentari richiede maggiore attenzione al contributo dei lavoratori agricoli e delle comunità, compresi i lavoratori migranti stagionali, allo sviluppo sostenibile e di garantire che condividano equamente i guadagni di questo sviluppo attraverso redditi adeguati. Si intende promuovere un ambiente politico che consenta un'occupazione equa, dignitosa e sicura nelle filiere agroalimentari. Riconoscendo l'interazione dell'agricoltura con il clima, la biodiversità e le risorse naturali, le azioni dovranno considerare gli impatti economici e sociali della trasformazione dei sistemi alimentari, garantendo una transizione verso modelli sostenibili che non lasci indietro nessuno. E’ importante garantire un approccio olistico a questo problema, considerando congiuntamente il degrado ambientale, le opportunità economiche e gli impatti sociali. Per raggiungere questo obiettivo e garantire l'inclusione sociale e l'uguaglianza, i giovani, le donne, i popoli indigeni e le comunità locali devono svolgere un ruolo chiave nei processi decisionali.
9) Lo spreco di cibo è una sfida globale e richiede azioni urgenti e collettive. Rinnovato dai ministri dell’agricoltura l’impegno a dimezzare lo spreco alimentare globale pro capite al livello della vendita al dettaglio e a ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolta, entro il 2030.
10) La pandemia di COVID-19 e altre malattie infettive emergenti e zoonosi, nonché la continua sfida della resistenza antimicrobica (AMR), ci ricordano gli stretti legami tra salute umana, animale, vegetale e ambientale. Viene incoraggiato il lavoro delle cosiddette “Tripartite Plus organizations” OIE (organizzazione mondiale della sanità animale), FAO (organizzazione dell’Onu per l’alimentazione), WHO (organizzazione mondiale della sanità) e UNEP (il programma dell’Onu per l’ambiente) per rafforzare l'attuazione dell'approccio “One Health” [modello sanitario che integra discipline diverse basandosi sul presupposto che salute umana, salute animale e salute dell’ecosistema sono legate indissolubilmente, ndr] nella lotta alla resistenza antimicrobica, alle malattie zoonotiche emergenti con potenziale pandemico e ad altre minacce alla sicurezza sanitaria globale. Allo stesso modo, viene rinnovato l’impegno per garantire la sicurezza del cibo in tutti i sistemi alimentari.
11) Promozione della ricerca e dell'innovazione per aumentare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari e per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici e arrestare e invertire la perdita di biodiversità e migliorare la resistenza di piante e animali a malattie, parassiti e stress abiotici. Si evidenzia in particolare il ruolo vitale della caratterizzazione, della conservazione in situ ed ex situ e della valutazione delle risorse genetiche animali e vegetali per l'alimentazione e l'agricoltura e del loro scambio e disponibilità per l'allevamento, la diversificazione dell'agricoltura e la ricerca in conformità di approcci concordati a livello internazionale. La ricerca si rafforza attraverso principi condivisi di apertura, trasparenza, reciprocità ed eccellenza. I ministri lavoreranno per rafforzare la collaborazione nella ricerca e per migliorare l'interfaccia tra scienza e politica.
12) Saranno sostenuti lo sviluppo delle capacità, la formazione e servizi ai produttori locali per affrontare gli aspetti chiave della sostenibilità dei sistemi alimentari. Viene sottolineata l'importanza della trasformazione digitale in agricoltura, promuovendo l'innovazione e investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) e trasferimento di conoscenze agli agricoltori. Le tecnologie innovative possono contribuire all’aumento della produttività in modo sostenibile e alla produzione di cibo sotto gli effetti dei cambiamenti climatici. Sarà rafforzata la cooperazione anche sfruttando le occasioni principali di quest'anno, fra cui la COP 26 [la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in programma dal 31 ottobre al 12 novembre a Glasgow, ndr].
13) Saranno promosse pratiche e tecnologie agricole che siano sia produttive che sostenibili, basate su evidenze scientifiche e dati, legate al contesto e alle circostanze locali, che conservino le risorse naturali, la salute del suolo e l'acqua, consentano una gestione sostenibile della terra, arrestino e invertano la perdita di biodiversità e contribuiscano alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici.
14) Il cambiamento climatico, gli eventi meteorologici estremi, i parassiti e le malattie di animali e piante e shock come la pandemia del COVID-19, minacciano i sistemi alimentari in tutto il mondo e possono causare carenze alimentari ed esacerbare la volatilità dei prezzi, e richiedono risposte coordinate ed efficaci. Saranno evitate misure restrittive ingiustificate che potrebbero portare a un'estrema volatilità dei prezzi alimentari nei mercati internazionali e minacciare la sicurezza alimentare e la nutrizione.
15) Il commercio agroalimentare internazionale è fondamentale per la sicurezza alimentare e la nutrizione globali. Rimarcata l'importanza di un sistema commerciale multilaterale aperto, trasparente, prevedibile e non discriminatorio coerente con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), per migliorare la prevedibilità del mercato, aumentare la fiducia delle imprese e consentire il flusso del commercio agroalimentare in modo da contribuire alla sicurezza alimentare e alla nutrizione. Accolti con favore gli sforzi costruttivi dei membri del WTO in occasione della dodicesima conferenza ministeriale del WTO (MC12).
16) Vengono apprezzati gli importanti contributi dell'iniziativa dell’Agriculture Market Information System (AMIS) e del Group on Earth Observations Global Agricultural Monitoring (GEOGLAM) per portare trasparenza nel mercato alimentare e supportare risposte politiche coordinate per la sicurezza alimentare e la nutrizione, in particolare durante la pandemia di COVID-19. Allo scopo di garantire la continuazione del lavoro di AMIS nel ridurre le incertezze del mercato alimentare globale, si prende l’impegno a fornire dati tempestivi e risorse volontarie per sostenere tale iniziativa. Riconosciuti i contributi della Platform for Agricultural Risk Management (PARM) per migliorare la resilienza del settore agricolo attraverso una migliore gestione dei rischi e i risultati della Tropical Agriculture Platform (TAP) e dell'Iniziativa per il Grano. 
17) I ministri accolgono con favore gli esiti del 10^ G20 degli Scienziati Agricoli (MACS) sul ruolo della scienza, della tecnologia e dell'innovazione nei sistemi alimentari sostenibili e resilienti per migliorare la sicurezza alimentare e la sicurezza alimentare. E incoraggiano la cooperazione nella ricerca per migliorare l'uso e l'applicazione della tracciabilità digitale lungo la catena alimentare e per rafforzare la comprensione e la conoscenza scientifica dell'editing del genoma in agricoltura, dei suoi potenziali benefici e rischi, del suo potenziale utilizzo per lo sviluppo sostenibile e per informare i processi decisionali e i sistemi normativi. Auspicano inoltre maggiore attenzione e più investimenti in ricerca e sviluppo in agricoltura e nell'innovazione per l'azione sul clima. 
18) Riguardo all'Open Forum sull'agricoltura sostenibile tenutosi sotto la Presidenza italiana del G20, viene considerato un passo avanti nella promozione di una più ampia adozione di pratiche agricole comprovate per la gestione sostenibile delle risorse naturali nelle aree rurali.
19) Nonostante gli sforzi globali, la fame è in aumento e i molteplici impatti della pandemia di COVID-19 stanno aumentando l'insicurezza alimentare e la malnutrizione. L’intenzione dei ministri è rafforzare la cooperazione tra i membri del G20 e i paesi in via di sviluppo nel settore dell’agroalimentare per condividere le conoscenze e aiutare a sviluppare capacità di produzione interna più adatte alle esigenze locali. In questo contesto, viene accolta la Dichiarazione di Matera del G20 sulla sicurezza alimentare e la nutrizione e viene riconosciuta l'opportunità di lavorare insieme, su base volontaria, tra l'altro attraverso la Food Coalition (un'alleanza globale guidata dalla FAO), per avviare un'azione coordinata in risposta a COVID-19 e tramite i progetti Peer to Peer del G20, un meccanismo di collaborazione volontaria tra i ministeri dell'agricoltura e altre parti interessate, per condividere conoscenze e migliori pratiche per sistemi agricoli sostenibili. 
20) Si guarda con aspettative positive al Summit sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite del settembre 2021. Ora più che mai c’è bisogno di un'azione decisa, inclusiva, sostenuta e coordinata per garantire che i sistemi alimentari riescano ad affrontare le sfide comuni. Il lavoro dei ministri dell’agricoltura converge e si rafforza reciprocamente con gli sforzi del Summit per promuovere azioni coraggiose nei sistemi agroalimentari per garantire progressi misurabili verso l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. 
21) Ringraziata la presidenza italiana per l’ottimo lavoro svolto alla guida del G20 di Firenze, si ricorda che il prossimo appuntamento è il G20 del 2022 sotto la presidenza indonesiana.
 
La carta in versione integrale in inglese si trova qua nel sito web del Ministero delle politiche agricole.


L.S.