Inaugurati ieri gli uffici Cia di via Mazzini. Intervenuto anche il presidente del distretto vivaistico
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Il presidente nazionale di Cia Scanavino, quest’anno alla guida di Agrinsieme, dice sì al consigliere regionale Baldi su un nuovo approccio smart e semplificato alle attività di rappresentanza delle categorie, ma senza rinunciare al contatto diretto con istituzioni e singoli agricoltori: «Agrinsieme è un elemento di semplificazione della filiera». Anche il presidente del distretto Mati sottolinea l’importanza della sinergia fra Cia e Confagricoltura.
La Confederazione italiana agricoltori ha tagliato ieri il nastro della sua nuova sede di Monsummano Terme, in via Mazzini 213-215, alla presenza del sindaco Rinaldo Vanni, del presidente della camera di commercio di Pistoia Stefano Morandi, e di esponenti di spicco pistoiesi e nazionali del mondo agricolo riunito in Agrinsieme: dal presidente del distretto vivaistico Francesco Mati, esponente di Confagricoltura, al presidente nazionale di Cia Dino Scanavino, che quest’anno è anche alla guida di Agrinsieme (composta da Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative), sino alla vicepresidente nazionale Cia, Cinzia Pagni. A fare gli onori di casa, il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini, coadiuvato dal direttore Alessandro Coppini, con la presenza del livello regionale rappresentato in quest’occasione dal vicepresidente Filippo Legnaioli e dal direttore Giordano Pascucci. Fra i partecipanti anche il presidente dell’Associazione vivaisti pistoiesi Vannino Vannucci, il presidente di Confartigianato Pistoia Simone Balli e il consigliere regionale Massimo Baldi.
L’inaugurazione è stata l’occasione, dopo il discorso introduttivo di Sandro Orlandini sull’agricoltura locale e sull’investimento fatto da Cia Pistoia con questa nuova sede ampliata per superficie e numero di dipendenti, per un vivace scambio di vedute in punta di fioretto fra Stefano Morandi, Massimo Baldi e Dino Scanavino a proposito del mutato ruolo oggigiorno delle rappresentanze di categoria e del loro rapporto con la politica e le istituzioni.
A innescare lo scambio è stato il presidente della camera di commercio Morandi affermando: «purtroppo le organizzazioni di rappresentanza e i sindacati sono un po’ messi in discussione. Sta a noi sfatare certe voci e leggende e far vedere che siamo una parte efficiente della nostra economia e del nostro territorio». «Sì, il rapporto fra quella forma di rappresentanza che è la politica e le altre forme di rappresentanza della società (associazioni di scopo, associazioni di categoria, sindacati) – ha replicato Baldi nel suo intervento - sta cambiando perché è cambiato il modo in cui si fa politica e in cui si fa economia. Nessuno della maggioranza politica sia nazionale che regionale che io rappresento ha in mente di rimuovere o scavalcare il ruolo di qualunque ente intermedio…». Certo è che negli ultimi anni «non sono mancate degenerazioni da modificare», a volte per «un’azione frenante delle associazioni di categoria», a volte «per un’incapacità della politica di lasciar lavorare i settori economici in autonomia e limitandosi al ruolo di conciliazione». Comunque, ha concluso Baldi, ciascuna associazione si deve muovere «secondo la sua strategia e libertà organizzativa, e quella di Cia, per quella che è la sua utenza, è encomiabile, con la sua presenza sul territorio in modo dinamico e funzionale, ma anche strutturale, cioè con delle sedi e sportelli di riferimento sia per chi fa attività agricola sia per chi l’ha fatta ed è in pensione».
E’ intervenuto infine sull’argomento pure Dino Scanavino partendo dall’esempio di questa iniziativa di Cia Pistoia, per la quale ha elogiato il presidente Orlandini: se qui oggi ci sono tante persone e autorità, ha detto, è «perché il presidente Orlandini è un uomo che frequenta le istituzioni e le frequenta facendo il suo lavoro, e quindi ne trae autorevolezza e capacità di relazione. Questo è l’unico modo che noi conosciamo per fare bene il nostro lavoro: stare a contatto con le istituzioni, parlare con le persone, seguire gli agricoltori uno ad uno, cercando di utilizzare tutto quello che la tecnologia ci mette a disposizione, però senza perdere il contatto umano». «L’essere fisicamente presenti – ha aggiunto Scanavino rivolgendosi a Baldi - io lo considero un’innovazione che va nella direzione che tu auspicavi, cioè noi non dobbiamo buttar via nulla, dobbiamo modernizzare il sistema [dei corpi intermedi, ndr], farlo pesare sempre meno sulle spalle dei cittadini e delle persone e renderlo più efficiente ed efficace. Nelle relazioni con le istituzioni non ci servono più i tavoli che durano mesi e mesi per decider nulla. Bisogna essere smart come le città e noi cerchiamo di esserlo». «Agrinsieme, che io ho l’onore di coordinare per il prossimo anno, - ha concluso Scanavino - è uno degli elementi di semplificazione, perché quando Agrinsieme parla ad un tavolo parla per noi di Cia, per Confagricoltura e per Alleanza delle cooperative, e questo è già un primo passo. Certo, al nostro interno, abbiamo delle discussioni molto impegnative, però la fatica la facciamo prima e quando usciamo con una posizione comune abbiamo già reso un servizio pubblico».
Il tema della collaborazione in seno ad Agrinsieme è stato toccato anche dal presidente del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, Francesco Mati, che commentando il bel clima che si respirava all’inaugurazione, ha detto: «l’amicizia è alla base di un’altra parola chiave, a volte un po’ abusata, che è “sinergia”. E’ proprio in sinergia che, come Confagricoltura e Cia, stiamo portando avanti insieme dei progetti molto interessanti, ed è sempre in sinergia che, come distretto, metteremo in campo una progettualità che spero sia davvero importante per il settore florovivaistico e in particolare quello vivaistico, che ci riguarda più da vicino».
Come ha ricordato Sandro Orlandini, «per Cia Pistoia la sede di Monsummano è strategica rispetto al territorio. Un’area della Valdinievole importante, dove sono tantissime le aziende agricole. Qui gravitano altri comuni, oltre a Monsummano, qui vengono anche gli associati di Larciano, di Lamporecchio, le cosiddette colline di Leonardo (la parte che va verso Vinci). La sede di Monsummano sarà aperta tutti i giorni. Siamo passati da una situazione, nella vecchia sede di via Boninsegni, in cui entravano a malapena tre, quattro dipendenti a cinque dipendenti fissi più un collaboratore. Abbiamo quindi allargato un po’ anche il nostro organico, oltre alla sede, e questo è un motivo di orgoglio, perché dare opportunità di lavoro – utilizzando per inciso le possibilità offerte dal Jobs Act - in un momento come questo ha un valore particolare».
Nella nuova sede di via Mazzini, che si trova in una zona più accessibili e meglio servita da parcheggi, sarà disponibile tutta la gamma delle funzioni di Cia: il servizio tecnico alle imprese (che comprende anche l’assistenza sui fondi europei), la consulenza agronomica, l’assistenza contabile alle imprese, il patronato e il Caf (centro di assistenza fiscale). La vecchia sede sarà adibita ad archivio e magazzino.
Redazione Floraviva