In agricoltura sociale arrivano le Azioni di partecipazione cooperativa (Apc)
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Cia-Agricoltori Italiani: «guardiamo con interesse a strumenti di questo tipo, partecipazione ed entusiasmo i trainer fondamentali per il conseguimento degli obiettivi economici e per lo sviluppo delle attività». La prima esperienza nazionale del genere è di “Agricoltura Capodarco” di Grottaferrata, in provincia di Roma, che emetterà azioni di partecipazione cooperativa per un valore di 200 mila euro.
Investire in titoli di una cooperativa agricola sociale che produce cibo, ma opera anche nella multifunzionalità, “guadagnandoci” e non solo materialmente: ora è possibile. Lo strumento è l’Apc, ovvero le Azioni di partecipazione cooperativa, che tradotto significa proporre a soci, dipendenti e soggetti terzi di partecipare finanziariamente allo sviluppo dei progetti della cooperativa riconoscendo loro un interesse di remunerazione. A spiegare questa importante novità è la Cia-Agricoltori Italiani che ieri, nella sua sede nazionale di Roma, ha illustrato questo strumento che potrebbe rivelarsi una vera svolta per lo sviluppo dell’agricoltura sociale.
«L’agricoltura sociale -sottolinea Cinzia Pagni vicepresidente nazionale della Cia e componente del Forum Nazionale per l’Agricoltura sociale- è una straordinaria realtà del settore in Italia. I progetti portati avanti sono più di 1.000. In molti casi l’agricoltura sociale dimostra di arrivare, nel concreto, dove altre esperienze faticano. Il rapporto tra terra e integrazione, tra agricoltura e persone in difficoltà, genera buoni frutti. Per questo accogliamo con entusiasmo lo strumento delle Apc e gli sforzi che in tale direzione stanno portando avanti i nostri associati di Agricoltura Capodarco». «Sono convinto -ha aggiunto il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino- che la risposta della rete sarà positiva. Del resto la partecipazione e l’entusiasmo sono cardini della buona riuscita di ogni impresa, tanto più quelle legate al sociale e alla produttività agricola e di servizi».
A fare da apripista, con l’imminente varo delle Apc, è “Agricoltura Capodarco”, cooperativa attiva da anni nell’universo dell’agricoltura sociale e divenuta un punto di riferimento virtuoso per chi ha unito alla produzione agricola l’impegno verso le persone. Riuscendo in quel processo d’integrazione con chi vive difficoltà di diversa natura (disabili, tossicodipendenti, anziani, immigrati etc.) conducendoli a una realtà produttiva. La cooperativa, che origina da un’esperienza che risale al 1978, si è particolarmente affermata nella produzione e distribuzione di vino e adesso, attraverso l’Apc, mira alla realizzazione di un “Agri-ristoro” e un “laboratorio di trasformazione alimentare” che coinvolgeranno 15 persone, di cui 10 disabili, oltre ad alcuni giovani disoccupati e lavoratori saltuari. La vendita, in pacchetti minimi da 4 quote (azioni) dal valore di 2.000 euro, interesserà 400 titoli per un ammontare complessivo di 200 mila euro. Ampie le garanzie per gli investitori che potranno essere sia persone fisiche che soggetti con forme giuridiche diverse.
Redazione