Il sindaco di Pescia fa il punto su andamento e prospettive del mercato dei fiori a metà 2014
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Giurlani: "Il Mefit è vivo ma ci vogliono 3 anni di concessione e risorse per i lavori urgenti". Nel primo semestre l’azienda speciale Mefit (Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia), a dispetto del contesto economico di crisi, ha mostrato conti sani e trasparenti con un indice di liquidità superiore a 1 e un aumento del cash flow del 20%. Fra gli iscritti, 19 produttori e 32 commercianti nuovi. Completata la copertura wi-fi della struttura. Giurlani ricorda anche il lavoro iniziato per un Pif sulla filiera florovivaistica che consenta di fare sistema e migliorare la commercializzazione di fiori e piante del distretto floricolo.
«La fotografia del primo semestre che mi è stata consegnata dai vertici di Mefit mostra che, nonostante la crisi economica generale e al contrario delle voci negative che si sentono in giro, il mercato dei fiori di Pescia è vivo e vegeto. Qui c’è tutto un mondo che gira. E’ un luogo fondamentale per l’economia pesciatina e di tutta la Valdinievole, su cui in molti contano per una ripartenza dello sviluppo».
Lo dichiara il sindaco di Pescia Oreste Giurlani nel fare il punto sulla situazione e «l’ottimo lavoro» dell’azienda speciale Mefit (Mercato Fiori Piante Toscana – Città di Pescia) a metà 2014. Una situazione che vede conti sani e trasparenti, l’iscrizione di produttori (19) e commercianti (32) che non erano presenti nel 2013 al mercato di via Salvo d’Acquisto e il completamento e perfezionamento della copertura wifi della struttura.
«L’azienda – osserva l’amministratore unico di Mefit Franco Baldaccini – ha un indice di liquidità superiore a 1, cioè con le attività liquide copre le passività correnti. Inoltre ha un patrimonio netto che copre ampiamente le attività fisse. E nel primo semestre del 2014 registra un aumento tendenziale del cash flow del 20%».
«Mefit sta acquistando la fiducia dei fornitori – aggiunge il direttore Fabrizio Salvadorini -, tant’è che i giorni medi di pagamento si sono allungati del 25% (all’inizio diverse ditte volevano soltanto pagamenti anticipati). Nel frattempo i giorni medi di riscossione si sono accorciati di circa il 25%». «Insomma, questi e altri dati, come ad esempio il fatto che Mefit con le risorse finanziarie a disposizione (tesoreria e cassa) e l’attivo circolante riesca a coprire i debiti commerciali, previdenziali e tributari, fanno sì che in sostanza l’azienda, senza finanziamenti bancari e da terzi, risulti economicamente solida, in grado di produrre cassa. Anche se, va detto, Mefit non è ancora in condizioni di fare investimenti».
Preso atto di questo quadro in movimento, il sindaco Giurlani ha così sintetizzato, riprendendo quanto affermato nel suo programma elettorale, le linee di azione del Comune di Pescia per il rilancio di Mefit e di tutto il settore florovivaistico che vi ruota attorno.
Primo, il Comune di Pescia chiederà alla Regione Toscana il prolungamento della concessione in uso dell’immobile ex Comicent per almeno 3 o 5 anni. Tempo necessario per fare investimenti e progetti di rilancio di lungo respiro.
Secondo, il sindaco sta negoziando con la Regione affinché intervenga finanziariamente mettendo subito a disposizione del Comune di Pescia un po’ di risorse necessarie per lavori urgenti di adeguamento sulla struttura mercatale.
Terzo, il sindaco sta portando avanti il lavoro di preparazione di un Pif (Progetto integrato di filiera) riguardante il florovivaismo locale, nell’ambito del distretto interprovinciale floricolo Lucca-Pistoia, che si intitola provvisoriamente “Orto-florovivaismo: come innovare e vendere meglio” e dovrebbe consentire alle imprese del comparto che ci stanno di fare sistema. Al fine, appunto, di innovare i prodotti e vendere meglio, magari utilizzando un marchio ad hoc e comunque nel rispetto di una certificazione che garantisca determinati standard di qualità.
Redazione Floraviva