Il "Genio" creativo toscano all'Expo 2015

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agricoltura smart

Ecco le idee innovative e le buone pratiche inerenti il tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita", presentate ieri a Firenze: dall'agricoltura smart ai droni per le nuove proposte, mentre fra le pratiche già in atto troviamo il "pulmino contadino", la pesca in rosa e i funghi realizzati dai fondi di caffè

I vincitori della "Call for Ideas", lanciata nel maggio 2014 dalla Regione Toscana per "idee innovative" e "buone pratiche" inerenti il tema di Expo 2015,  sono stati presentati ieri durante la manifestazione organizzata a Firenze dalla Regione Toscana insieme a La Nazione, in occasione dei 200 giorni all'inizio dell'Esposizione milanese. Le singole proposte, classificate nei primi venti posti e distribuite su tutto il territorio per vari settori, dalle università e centri di ricerca al mondo imprenditoriale, includendo anche le scuole e il mondo del sociale, sono state illustrate ieri dal giornalista Pino di Blasio in "Rinascimento delle idee: la qualità toscana è la risposta". Fra i vincitori della sezione "idee innovative" troviamo AgriSmaRT (Università di Firenze), si tratta di una piattaforma integrata per l'applicazione delle tecnologie "smart" all'agricoltura: applicazioni nella meccanizzazione, nella difesa fitosanitaria e del suolo, nelle tecniche agronomiche innovative. Sempre dell'Università di Firenze è il progetto che propone di sostituire i pesticidi con l'uso di sostanze attive naturali derivanti da funghi. Dalla Scuola Superiore Sant'Anna arriva invece l'idea di monitorare le colture con "droni". Altri progetti riguardano le biomasse, la creazione di una "banca dei fermenti" per gli alimenti, un sistema informatico per gestire le risorse idriche, e ancora, soluzioni innovative per imballaggi, derivati dal castagno per mantenere i formaggi, l'uso e il riuso dei rifiuti e il calcolo delle emissioni di Co2 per produrre olio extravergine di oliva. Anche fra le buone pratiche di riscontra una grande creatività, come ad esempio Funghi Espresso, una start up innovativa (Capannori-Lucca) che produce funghi freschi e kit per la coltivazione domestica riutilizzando i fondi di caffè. Dalla Val d'Orcia arriva poi la "buona pratica" dell'azienda Grappi che lavora coltivazioni autoctone di cereali in equilibrio fra tradizione e modernità. Sempre di Siena, in particolare delle Crete Senesi, è la "buona pratica" dell'Associazione tartufai che fa uso di metodi innovativi per la certificazione del tartufo bianco toscano. Altre proposte riguardano poi un sistema di informazione turistica "Strade del vino di Toscana in rete", il piano del cibo della provincia di Pisa, il "Pulmino contadino", ovvero un'associazione che riunisce agricoltori e consumatori delle province di Pisa, Grosseto e Livorno. Per il settore alimentare infine troviamo le "Olimpiadi della nutrizione" di Arezzo, il progetto "qualità garantita" dei cantuccini Toscani di Assocantuccini, il progetto "comunità del cibo a energie rinnovabili" che vede anche la presenza di Slow food (province di Siena, Pisa e Grosseto-area geotermia) e la pesca sostenibile a filiera corta di una cooperativa fatta solo di donne pescatrici con sede a Carrara, ma che rifornisce i Gas di molte zone della regione e fuori di essa.

Redazione Floraviva