Il mercato florovivaistico europeo era in rimonta verso la fine del 2014, soprattutto in Germania, ma persistono i rischi

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IPM Essen 2015

La crisi del 2013 è un brutto ricordo, ma se in Germania si è raggiunto il livello di consumi di piante e fiori del 2012 (8,6 miliardi di euro), su scala europea, nonostante la crescita di acquisti nei paesi più in salute, il recupero non c’è stato. Per le piante in vaso, -1% l’import dell’Ue tra metà 2013 e metà 2014, calo dell’export dell’Italia (-17% tra metà 2012 e 2014, mentre in Olanda -8%). Per i fiori recisi, +2% in valore dell’import verso Ue (+37% da Ecuador) ed export crollato in Russia (ma +40% l’import polacco dall’Olanda). In Germania, tra le piante in vaso, bene quelle fiorite: le verdi ferme a una quota dell’11%.

E’ un mercato florovivaistico di non facile lettura quello raccontato a Ipm Essen 2015. Già tra il comunicato stampa del 20 gennaio, relativo all’andamento del 2014 in Germania in base alle stime dell’Ami (Agricultural market information) dello scorso settembre, e quello del 26 gennaio, in cui tali stime vengono ripresentate ma messe in relazione da un lato col trend generale dei consumi in Germania e dall’altro con dati di Eurostat e altre fonti riguardanti tutta l’Europa, si notano alcune differenze in negativo.
Nel secondo comunicato si afferma infatti che la propensione all’acquisto del consumatore tedesco si è deteriorata rispetto allo scorso autunno. E, mentre la situazione della domanda di prodotti florovivaistici in Germania fotografata a settembre era di un sostanziale recupero dei livelli del 2012, quella su scala europea a metà del 2014 scattata da Eurostat non aveva recuperato il livello del 2012.   
Ma, nonostante il quadro non ancora definitivo e incompleto sul 2014 e le differenze tra mercato della Germania e mercato europeo, è utile riassumere i dati forniti durante la fiera tedesca leader del settore green (il florovivaismo inteso nel senso più ampio possibile), perché ci sono spunti interessanti in generale e in particolare per gli operatori del settore del verde in Italia.

Mercato europeo
«Il mercato europeo dei fiori e delle piante – si legge nello scenario tracciato da Marianne Altmann sulla base di dati Eurostat e altre fonti – sta recuperando a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente [2013, ndr], ma è ancora sotto il livello del 2012». Sono cresciute le esportazioni di fiori e piante dall’Olanda verso paesi quali Germania, Gran Bretagna e Francia. E dove la crisi non è stata dura la domanda di tali beni è cresciuta. Anche perché il clima mite ha stimolato la propensione all’acquisto dei consumatori di prodotti verdi. Così in Germania, Svizzera, Austria e Svezia, stando ai dati dell’autunno del 2014, gli acquisti di fiori e piante erano aumentati.
D’altra parte, continua Altmann, per la nota crisi nei rapporti fra Russia e Ue, «le importazioni russe di fiori e piante dall’Olanda sono calate dell’8,5% nella prima metà del 2014. E questo declino non è stato compensato dal mercato interno dell’Unione europea. Perciò i prezzi hanno incominciato ad andare sotto pressione». Tuttavia, aggiunge, la riduzione dell’export di fiori europei a fine 2014 dovrebbe rivelarsi meno grave grazie alla crescita dal 2012 all’anno scorso delle importazioni polacche di fiori e piante (anche le esportazioni polacche sono nel frattempo cresciute, con i fiori recisi più che triplicati in due anni, a vantaggio di mete quali la Russia e la Bielorussia).
Intanto le crisi geopolitiche scoppiate in varie zone del mondo stanno raffreddando i consumi.
Riguardo al comparto delle piante in vaso, nonostante i dati incoraggianti del primo trimestre del 2014 in Olanda (+5,3% degli scambi in valore sul 2013 a livello nazionale e +10% di fatturato a San Valentino per FloraHolland con le phalaenopsis), secondo Eurostat a metà 2014 le importazioni di piante in vaso nell’Unione europea sono scese dell’1%, attestandosi a 0,99 miliardi di euro, e la seconda metà dell’anno non potrà invertire il trend negativo. (il calo è dell’8% rispetto al 2012). Inoltre Eurostat ha registrato cifre in diminuzione nell’export per tutti i maggiori paesi esportatori europei di piante in vaso: tra la prima metà del 2012 e la prima metà del 2014 l’Italia e la Danimarca hanno esportato -17% piante in vaso, mentre il Belgio -14% e l’Olanda -8%. La Germania, però, come vedremo, si è rivelata un’isola felice.
Per quanto concerne i fiori recisi, l’analisi di Altmann sottolinea il +2% in valore nella prima metà del 2014 delle importazioni nell’Unione europea registrate da Eurostat, le cifre in aumento delle importazioni dirette da paesi terzi verso vari paesi europei e il calo del 2,2% del fatturato olandese nello stesso periodo (la fonte di quest’ultimo dato è Itc, International Trade Center). L’import da Israele è sceso del 14% nella prima metà del 2014, quello dall’Etiopia è rimasto stabile, mentre quello dall’Ecuador è cresciuto del 37% e quello del Kenya del 9%. Fra i dati messi a fuoco, spiccano i risultati nelle aste olandesi di peonia e hydrangea, con incrementi a doppie cifre. Sul lato della domanda, le esportazioni di fiori recisi verso la Russia sono diminuite drasticamente, ma una parte del calo è stata compensata dalle importazioni polacche dall’Olanda (+40%), mentre nel frattempo la Polonia aumentava le esportazioni in Russia del 39%.

Mercato tedesco
In base alle stime di Ami a settembre 2014, l’anno scorso il livello dei consumi di piante e fiori in Germania dovrebbe essere ritornato ai livelli del 2012 e 2011 (un valore di 8,6 miliardi ai prezzi retail), confermando il mercato tedesco come un importante sbocco dei prodotti florovivaistici. Con una spesa pro capite per fiori e piante di 107 euro all’anno (livello che è stato superato soltanto nel 2007 e 2008). Le attese per il 2015 sono di aumenti delle spese dei tedeschi per le piante in vaso, ma anche per i fiori recisi (che valgono 37 euro di spese pro capite all’anno), sia pure in misura minore.
Fra i risultati del 2014 messi in luce da Altmann, le grandi quantità di fiori recisi vendute a San Valentino e per la Festa della Mamma, con i bouquet come regalo più gettonato per la seconda ricorrenza (71% dei cittadini tedeschi per una spesa media di 14 euro a bouquet, e il 25% degli acquisti effettuato online). Riguardo alle piante in vaso, la grande maggioranza degli acquisti ha riguardato piante fiorite. Mentre i consumi di piante verdi, che valgono l’11% del mercato delle piante in vaso, sono rimasti stagnanti.

LS