Il 263° anno dei Georgofili si apre con “Youth Manifesto” della fondazione Barilla
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Nell'inaugurazione di oggi a Firenze del nuovo anno accademico dei Georgofili riconoscimento speciale al "Manifesto dei Giovani" della fondazione 'Barilla Center for Food Nutrition' che affronta i 3 paradossi del sistema agroalimentare mondiale. il direttore generale della Banca europea per gli investienti Lazzaroli è intervenuto sul ruolo della Bei nel rilancio della crescita europea. Il presidente dell'Accademia dei Georgofili Maracchi ha sottolineato l'importanza di una corretta inormazione scientifica.
Si è svolta questa mattina a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, la cerimonia di inaugurazione del 263° anno accademico dei Georgofili.
Il presidente Giampiero Maracchi, aprendo i lavori, ha parlato di “Scenari del futuro”, toccando temi affrontati di recente all’Istituto agrario Anzilotti (vedi nostro articolo), e ha concluso sottolineando il ruolo sempre attuale dell’Accademia dei Georgofili, soprattutto per ripristinare una corretta informazione scientifica, anche su temi caldi quali il reddito delle imprese agricole.
Mentre la tradizionale prolusione è stata affidata a Luca Lazzaroli, direttore generale della Banca europea per gli investimenti, che è intervenuto sul tema “Rilanciare la crescita e la competitività in Europa – L'azione della Bei”. «Viviamo in una fase storica – ha detto Lazzaroli - nella quale i temi collegati alle politiche di crescita ed alla perdita di competitività dell’Europa sono sempre più al centro del dibattito economico, non senza un riesame di molti paradigmi del passato». «In tale contesto – ha aggiunto - non deve sorprendere se l’attenzione si sta spostando sempre più sulla necessità di politiche di sviluppo dirette espressamente al rilancio della domanda, in particolar modo degli investimenti strategici, a sostegno di una crescita duratura. Se la politica monetaria della Banca centrale europea si sta coraggiosamente adeguando a questa realtà con una serie di interventi del tutto non-convenzionali, è il modello di “banca di progetto” che meglio risponde alle nuove emergenze, come l’affacciarsi di nuove multilaterali sulla scena mondiale sembra dimostrare». «Nel 2015, il varo del “Piano Juncker”, esplicitamente rivolto all’accelerazione degli investimenti in Europa, - ha concluso Lazzaroli - pone la Bei al centro di un’azione che, con la creazione di un Fondo europeo per gli investimenti strategici, sancisce un’importante evoluzione nelle politiche di bilancio dell’Unione europea. In particolare, il supporto alla predisposizione di strumenti finanziari con una forte vocazione catalitica, ed a sostegno di nuovi progetti identificati per il loro impatto su crescita ed occupazione, è un contributo concreto ed immediato ad un piano di rilancio».
Dopo la consegna di altri premi, la Sezione internazionale dell’Accademia dei Georgofili ha conferito un riconoscimento speciale allo “Youth Manifesto” (o “Manifesto dei Giovani”) lanciato dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition - di cui fanno parte, insieme a presidente e vicepresidente Guido e Paolo Barilla, il presidente di Slow Food Carlo Petrini e il coordinatore della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro - a Expo nel settembre 2015, che contiene proposte concrete per affrontare i 3 grandi paradossi del sistema agroalimentare e «perseguire uno stile di vita sano per noi e per il pianeta»: 1) per ogni persona denutrita, due sono in sovrappeso (circa 795 milioni di persone nel mondo ancora oggi soffrono la fame, mentre 2,1 miliardi sono obese); 2) il 40% dei raccolti è impiegato per produrre mangimi e biocarburanti, nonostante il dilagare della fame; 3) a livello globale sprechiamo un terzo della produzione totale di alimenti (che equivale a quattro volte la quantità necessaria a dare da mangiare a 795milioni di persone denutrite nel mondo). Il Manifesto dei Giovani è un documento che esprime il punto di vista di oltre 100 giovani leader provenienti da tutto il mondo, proponendo alle nuove generazioni soluzioni concrete per affrontare i problemi dell’alimentazione e della nutrizione che riguardano tutto il pianeta. In esso viene indicata una direzione da perseguire, suggerendo di portare il punto di vista delle organizzazioni non governative nei consigli di amministrazione delle società, rendere i risultati della ricerca scientifica accessibili e trasparenti per i cittadini e inserire i valori della sostenibilità e della salute in tutta la filiera alimentare. Le soluzioni proposte nel Manifesto invitano a tener presente l’impatto sociale, culturale, ambientale e sulla salute delle nostre azioni e di quelle dell’industria, in parallelo alle considerazioni economiche. Il Manifesto invita, infine, a dare rilievo agli agricoltori, anello cruciale della catena alimentare e attori centrali nel ristabilire l’equilibrio tra la produzione di cibo, il rispetto della salute delle persone e la protezione dell’ambiente.
Redazione Floraviva