Gestione forestale: linee guida per ridurre gli impatti al suolo nell’esbosco
-
in Notizie
Il testo, disponibile gratuitamente online, è stato scritto da un professore e alcuni ricercatori del Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università di Firenze nell’ambito del progetto “SKIDDFORW” per gli operatori della filiera forestale. L’assessora Saccardi: «quando parliamo di gestione forestale sostenibile occorre promuovere una maggiore consapevolezza nello svolgimento dell’esbosco, non solo per la sicurezza degli operatori, ma anche per rendere gli interventi di minor impatto».
Si intitola Buone prassi per la riduzione degli impatti durante le operazioni di esbosco ed è un opuscolo di una settantina di pagine contenente le linee guida operative frutto del progetto SKIDDFORW del Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali (Dagri) dell’Università di Firenze, in collaborazione con il settore Forestazione della Regione Toscana.
L’opuscolo, pubblicato di recente a firma di un professore (Andrea Laschi), due ricercatori (Giovanni Mastrolonardo e Francesco Neri) e un’assegnista di ricerca (Elena Marra) del Dagri, è scaricabile gratuitamente in formato pdf a questo link e si rivolge ai tecnici, progettisti ed operatori forestali che a vario titolo si interessano della filiera foresta-legno, sia per quanto riguarda gli aspetti strettamente tecnici ed operativi che per quelli progettuali, tesi ad un’attenta pianificazione dei lavori. Si tratta di un testo di gestione forestale sostenibile che fornisce in particolare indicazioni operative per la riduzione degli impatti al suolo durante le operazioni di esbosco dei prodotti legnosi ad opera di macchine e attrezzature altamente meccanizzate, che con il passare degli anni sono diventate sempre più potenti e più pesanti.
Il progetto da cui sono nate le linee guida è intitolato “Determinazione degli impatti dell'esbosco di legname sul suolo con SKIDDer e FORWarder: sviluppo di nuove metodologie e confronto tra i due sistemi”, dove SKIDDer, detto anche “macchina esboscatrice”, è un tipo di veicolo pesante utilizzato per estrarre gli alberi tagliati dai boschi, mentre FORWarder è un veicolo forestale che trasporta i grossi tronchi abbattuti fino all’imposto sulle strade forestali. Tale progetto si è basato su un approccio multidisciplinare che ha coinvolto sia aspetti maggiormente connessi alla pianificazione delle operazioni di esbosco del legname, sia aspetti sperimentali e di ricerca mirati alle valutazioni degli impatti su suolo e soprassuolo.
«Quando parliamo di gestione forestale sostenibile – ha commentato l’assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - oggi più che mai, occorre promuovere una maggiore consapevolezza nello svolgimento dell’esbosco, una attività che richiede attenzione e conoscenza, non solo per la sicurezza stessa degli operatori, ma anche per rendere gli interventi di minor impatto possibile nei confronti del bosco e far sì che questa importante risorsa, di cui è ricca la Toscana, possa nel futuro perpetuarsi al meglio».
Redazione