Festa dell’Albero 2023 un successo. Manca l'applicazione della norma su spazi urbani

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Il 21 novembre Legambiente ha celebrato la 28esima edizione della Festa dell’Albero. 180 eventi,145 scuole con più di 16mila studenti e la messa a dimora di oltre 5mila alberi in città. Qui la mappa delle prossime iniziative in tutta italia. Inoltre un focus dolente sulla scarsità d'applicazione della legge 10 del 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”

 

Legambiente ha rinnovato il suo impegno nella lotta contro la crisi climatica con la celebrazione della Giornata Nazionale degli Alberi il 21 novembre. Un evento che ha contribuito agli obiettivi del progetto europeo Life Terra, finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea e di cui Legambiente è il referente italiano. Quest'anno, la Festa dell’Albero ha visto la partecipazione di oltre 180 eventi, coinvolgendo 145 scuole con più di 16mila studenti, e ha visto la messa a dimora di oltre 5mila alberi in città italiane.

Alcuni di questi eventi sono già partiti lo scorso weekend, mentre altri sono programmati per i prossimi giorni. È importante notare che molti di questi eventi sono aperti al pubblico (consulta la mappa degli eventi), garantendo un coinvolgimento diffuso nella causa ambientale.

La Giornata nazionale degli alberi compie dieci anni, ed è stata istituita con la legge numero 10 del 2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”. Questa legge ha fissato alcuni obblighi per i Comuni italiani nel promuovere e tutelare il verde urbano. In occasione del suo decennale, Legambiente ha dedicato un focus esaminando i dati di “Ecosistema Urbano 2023”, raccolti tramite questionari inviati agli amministratori dei 108 capoluoghi di provincia. Nell'occasione Legambiente ha fatto un Focus sulla legge n.10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”: La legge n. 10/2013, oltre ad istituire la Giornata nazionale degli alberi il 21 novembre, ha stabilito che tutti i Comuni con più di 15mila abitanti debbano dotarsi di un catasto degli alberi, piantare un nuovo albero per ogni bambino nato o adottato, produrre una pianificazione e un regolamento del verde urbano e che ogni sindaco produca un bilancio del verde a fine mandato. Dalle risposte ai questionari inviati da “Ecosistema Urbano” di Legambiente ai capoluoghi di provincia nel 2023, emerge che la maggioranza delle amministrazioni si è dotata di un regolamento del verde urbano (più del 69%), ma è praticamente assente la pianificazione del verde in città (76,85%). La nota dolente è l'obbligo di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato o adottato, al quale la maggioranza dei Comuni non ha risposto. Emergono anche carenze riguardo al Piano annuale di monitoraggio e gestione del verde urbano, fondamentale per verificare lo stato di salute degli alberi ed evitare il rischio crolli, visto che più del 44% ha ammesso di esserne sprovvisto. Stessa situazione per quanto riguarda il piano di adattamento al clima (più del 51% ne è sprovvisto), mentre va meglio per quanto riguarda il censimento del verde (quasi l’80% ha a disposizione questo documento).

 

Redazione