Export agroalimentare +5,6%. In calo i distretti florovivaitici di Pistoia e Ponente Ligure
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Nel primo semestre del 2023, l'export delle filere agroalimentari italiane ha superato i 13 miliardi di euro, registrando un aumento del 5,6%. Tuttavia, i distretti florovivaisti di Pistoia e Ponente Ligure hanno segnato un calo del -1,9% e -2,9% rispettivamente.
Nonostante il rallentamento dello scenario economico mondiale, le esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani chiudono con un segno positivo anche il secondo trimestre del 2023 (+1,9% rispetto allo stesso periodo del 2022), in controtendenza rispetto agli altri distretti manifatturieri italiani, in leggera contrazione (-2,9% tendenziale). Questo risultato, sommato allo sprint del primo trimestre (+9,5% tendenziale) porta i 51 distretti agro-alimentari a superare quota 13 miliardi di euro di esportazioni, il 5,6% in più, a prezzi correnti, rispetto ai primi sei mesi del 2022 risultato mai raggiunto in un semestre dall’export distrettuale agroalimentare. Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: "La qualità del 'Made in Italy' è apprezzata a livello internazionale, e i risultati dell'export nel primo semestre lo confermano. Siamo a fianco di queste imprese con il credito, la consulenza e iniziative a supporto delle situazioni straordinarie legate all'emergenza climatica."
Questi dati sottolineano la necessità di comprendere le sfide specifiche del florovivaismo, che differiscono in modo significativo da quelle del settore agroalimentare. Il sostegno mirato e le strategie su misura saranno fondamentali per garantire la prosperità di entrambi i settori nel futuro. Questo importante traguardo, tuttavia, include anche un significativo effetto prezzo (+9% circa l’incremento dei prezzi all’export stimato sulla base della composizione settoriale e geografica dell’export dei distretti agro-alimentari) è il risultato di contributi differenti da parte delle diverse filiere. Nonostante questo aumento complessivo, è importante notare che i distretti florovivaisti di Pistoia e Ponente Ligure hanno segnato un calo nelle vendite. Pistoia ha registrato una contrazione a valore del -1,9%, mentre Ponente Ligure, sempre a valore, ha visto un calo del -2,9%.
Questi dati mettono in evidenza le sfide con la concorrenza che il settore florovivaistico sta affrontando. È fondamentale notare che il florovivaismo, visto come dato aggregato, non rende una fotografia chiara del settore. Floricoltura e Vivaismo sono infatti caratterizzati da cicli produttivi, ecoambientali e commerciali completamente diversi tra loro.
Redazione