E-Commerce: ecco le agevolazioni per vendere online, in Toscana imprese in ritardo

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Per 95% imprese commercio elettronico ancora lontano. Si potrà usare credito d’imposta anche per aprire uno store online.

Almeno due imprese agricole su tre in Toscana non hanno i mezzi, le risorse e le competenze per investire sull’e-commerce nonostante un mercato che fa gola, a tutti, e non solo ai colossi dellavendita virtuale. Il commercio elettronico è un mercato attualmente precluso al 95% delle aziende agricole della Toscana nonostante la vendita di Food&Wine sia cresciuta del 27% rispetto al 2014, avvicinandosi ai 500 milioni di euro, ossia il 3% dell'e-commerce nel nostro paese. Niente scaffali, c’è il carrello virtuale. A dirlo è Coldiretti Toscana confermando l’importanza delle agevolazioni del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali che ha scelto il sostenere la rivoluzione digitale, quindi la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche, attraverso il credito d’imposta. Grazie all’utilizzo del credito d’imposta finalmente anche piccole e medie imprese potranno pensare di avviare il commercio elettronico, con l’obiettivo di accrescere la reputazione dei prodotti Made in Tuscany. “Una piccola azienda famigliare che fino ad oggi ha sempre visto la rete come un mercato inarrivabile potrà, finalmente, pensare di aggredire fasce di consumatori altrimenti non raggiungibili. – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – Il livello di digitalizzazione delle imprese agricole, in Toscana, come nel resto del paese, è in ritardo. Il processo di ricambio generazione, a cui imprimeranno una nuova spinta le risorse del bando giovani della Regione Toscana, è in corso. Queste agevolazioni avvicinano il futuro anche per le piccole imprese”. Beneficiare dell’agevolazioni sono le piccole e medie imprese, compresi i consorzi e le cooperative, che producono prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura. Sono oggetto di agevolazione le spese sostenute per lo sviluppo e-commerce relative a dotazioni tecnologiche software, progettazione, implementazione e sviluppo dei database e sistemi di sicurezza. Il credito d’imposta è concesso per gli interventi realizzati dopo il 14 marzo 2015, data di entrata in vigore del decreto attuativo, aventi competenza a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2014 e nei due successivi. La misura del credito d’imposta varia dal 10% al 40% con il limite massimo di 50.000 euro. Il credito d’imposta spettante va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta per il quale è concesso e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione. Per ottenere il credito d’imposta si dovrà seguire un iter disciplinato dallo stesso Ministero che possono essere scaricare sul sito del Mipaaf.
 
Imprese in ritardo come conferma anche il livello di digitalizzazione secondo una recente indagine di Coldiretti diffusa in occasione dell’Internet Festival di Pisa. Una impresa agricola su tre esiste sul web: ha un sito o un account social attraverso i quali promuove la propria attività e resta connesso con il mondo. Le aziende che hanno più confidenza con il web sono gli agriturismi e le aziende vitivinicole per la loro propensione anche al commercio. La percentuale di digitalizzazione è più marcata nelle aziende gestite da under 40: l’80% ha un profilo Facebook (aziendale o personale) e condivide notizie, aggiornamenti e sfrutta l’account a fini commerciali. Solo il 5% usa Twitter, identica percentuale per Instagram. L’agricoltura, che fino ad un quinquennio fa era la cenerentola del digitale, si sta progressivamente connettendo al web: un percorso velocizzato dal cambio generazionale che hafavorito e facilitato la rivoluzione. Se prima solo un’azienda su cinque aveva accesso alla rete, oggi la percentuale è sensibilmente migliorata anche se molto resta da fare. “La diffusione dei social ha abbattuto molte resistenze e reso l’utilizzo della rete indispensabile per quelle realtà che hanno una propensione turistica più spiccata come appunto lo sono gli agriturismi; – confessa Paolo Giorgi, Delegato Giovani Impresa Coldiretti Toscana – un impulso ad essere presenti sul web arriva anche dal nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana. Tutte le aziende, anche quelle che fino a poco tempo fa non contemplavano una presenza sul web, hanno una pagina dedicata dove i consumatori possono trovare le informazioni di contatto. Filiera corta e web: così l’agricoltura si dirige verso il futuro”. Informazioni sulle agevolazioni presso gli uffici Coldiretti presenti sul territorio.


Redazione Floraviva