Distretto floricolo Lucca-Pistoia: crisi nera, SOS di Carmazzi

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Dal presidente del distretto floricolo Lucca-Pistoia Marco Carmazzi un documento che lancia un vero grido d’allarme con annessa richiesta di soccorso per la crisi nera che ha colpito il settore ortoflorovivaistico regionale: fra maltempo, vendite crollate del 50% e fatturato del 50-70%, un danno stimato intorno a 60 milioni di euro. Ecco il testo firmato da Carmazzi sotto il titolo “L’evolversi della crisi economica nell’ortoflorovivaismo”.

 
Il mese di Marzo 2013 ha scolpito sulla pietra l'inizio di una crisi senza precedenti nel settore dell'ortoflorovivaismo.
E’ evidente la necessità di intervenire urgentemente, in quanto è alto il rischio di innumerevoli chiusure di aziende: le vendite sono crollate del 50% ed il fatturato dal 50-70% in meno, poiché il perdurare del maltempo in Europa, ed in particolare in Italia, ha stagnato le vendite ai garden, grossisti, agrarie, GDO etc.
 
Cosa significa:
- Nel mese di marzo 2013 le precipitazioni sono state del 60 per cento più abbondanti rispetto alla media, con punte che vanno dal 150 per cento in più nel Nord Italia fino al 300 per cento in alcune zone del Nordest. 
L'analisi è stata condotta dalla Coldiretti sulla base delle rilevazioni Isac Cnr rispetto alla media di riferimento 1971-2000. 
Sempre nel mese di marzo è caduta nelle Province di Lucca il 331% e Pistoia il 282% di pioggia in più rispetto alla media 1971-2000 come da dati del Consorzio Lamma Toscana, dati ben più gravi di molta altra parta del territorio italiano ma anche della Toscana (ad esempio Grosseto si attesta su un +30%). Per avere un idea dell’andamento stagionale, nel territorio del distretto da gennaio a marzo abbiamo avuto già il 60% in più di precipitazioni rispetto alla media annuale. 
Una situazione che oltre a rovinare i week-end degli italiani sta creando gravissimi problemi al settore ortofloro-vivaistico, con i trattori che rimangono impantanati dal fango nei terreni senza riuscire a svolgere le normali operazioni colturali, con le ridotte richieste da parte dei consumatori di piante per rinnovare balconi e giardini per quanto riguarda il settore dei vasi fioriti, per i ridotti spostamenti dei consumatori stessi per l’acquisto di fiori e fronde da recidere. 
- La programmazione della produzione si era concentrata per le vendite dalla fine di Febbraio in quanto quest'anno la Pasqua è stata bassa, il 31 Marzo.
- La produzione è rimasta completamente invenduta nelle serre o nei campi.
- La poca produzione inviata ai clienti, rileva prezzi inferiori dal 30 al 50%, rispetto alle medie del periodo degli anni precedenti.
- Molte produzioni hanno come riferimento il mercato europeo. Il calo della domanda ha fatto si che le aste europee non assorbano l’offerta e liquidino a prezzi sensibilmente più bassi dello scorso anno.
- La produzione, rimasta in azienda, per mantenere gli standard qualitativi delle prossime produzioni, deve essere per forza smaltita come rifiuto, in quanto lo spazio viene riprogrammato con nuove piante. Pertanto, nel frattempo, la non rotazione a fronte delle non vendite, ha comportato più manodopera per cercare di salvare il salvabile.
- Se le aziende riuscissero a vendere, alla fine della campagna i prezzi saranno ridotti del 40% e anche del 60%, su alcune produzioni. E purtroppo le svendite di oggi, potranno essere rappresentative per i nuovi prezzi del prossimo. 
- Da un calcolo, approssimato per difetto, la perdita per il comparto nel territorio regionale è di circa 60 – 70 milioni di euro.
Cosa si chiede:
- L'attenzione immediata della Regione Toscana, delle Camere di Commercio, delle Province e del sistema bancario.
- Una delibera della Giunta Regionale e delle Camere di Commercio per individuare soluzioni a supporto degli imprenditori, come: riprogrammare le scadenze dei mutui, istituire un fondo di rotazione finanziario a zero interessi, riprogrammare i contributi INPS per gli imprenditori e per i dipendenti, etc. 
- Per i coltivatori che non sono in regola con i pagamenti INPS e quindi non hanno il DURC (regolarità contributiva) ma hanno crediti verso Enti, sarebbe opportuno che questi crediti venissero versati in compensazione all'INPS o a altre imposte dello Stato.
- Congelamento o sospensione dei versamenti dei contributi INPS, il rallentamento o la sospensione delle cartelle Equitalia, oltre che fermare lo stillicidio che avviene con le sanzioni e le multe. 
Il presente documento sarà ratificato al prossimo comitato del Distretto floricolo Lucca- Pistoia.
 
Marco Carmazzi
Presidente
Distretto Floricolo Lucca-Pistoia

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