Dal Crea-of di Pescia un nuovo pacciamante organico per piante in vaso
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Il pacciamante biodegradabile per coltivazioni in vaso, brevettato a maggio, è in esposizione nello stand del Crea al salone del florovivaismo Flormart, iniziato ieri alla fiera di Padova. Il responsabile del Crea-of di Pescia Gianluca Burchi: «è sostitutivo del diserbo chimico».
«La miscela è formata da un composto collante/legante organico, un additivo attivante e una matrice di natura organica e/o minerale da utilizzare su substrato o suolo».
Viene definito così nel pannello esplicativo dello stand del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) il nuovo pacciamante organico, Biopac, brevettato a maggio dal Crea-of (Centro di ricerca Orticoltura e Florovivaismo) di Pescia e dall'azienda Barzaghi, esposto da ieri alla 68^ edizione di Flormart, il salone del florovivaismo di Padova.
«Abbiamo colto l’occasione del Flormart – spiega il responsabile del Crea-of di Pescia Gianluca Burchi - per presentare una innovazione che è stata brevettata proprio quest’anno. Il brevetto è stato rilasciato lo scorso 15 maggio, ed è il risultato di un progetto finanziato dal Ministero dell’agricoltura che ha visto il Crea impegnato con la struttura di Pescia e altri colleghi della struttura di Milano e di quella di Pontecagnano (Salerno). L’invenzione è un nuovo pacciamante per piante in vaso: praticamente si tratta di una matrice collante (ed è questa la vera novità del brevetto) che è stata messa a punto insieme a un’azienda chimica di Milano, la Barzaghi srl, la quale mescolata con una matrice organica (residui vegetali, segatura o trinciato di potature e cose del genere) forma una polvere che può essere messa dentro ai vasi e una volta bagnata fa aderire tutte le particelle organiche (segatura o trucioli ecc.) che vengono utilizzate, per cui quando questo composto si asciuga forma un disco che sigilla il vaso e impedisce la fuoriuscita delle malerbe, le infestanti; anche se ovviamente passa l’aria e il substrato sottostante respira».
«Sono due anni che facciamo le prove e tutte le piante sono cresciute regolarmente senza erbacce – aggiunge Burchi -. Lo abbiamo sperimentato su una quindicina di piante diverse, le abbiamo valutate sia in serra che all’esterno, e l’effetto di contenimento delle malerbe era ancora efficiente. E’ un prodotto assolutamente sostitutivo del diserbo chimico e biodegradabile. Del brevetto sono co-titolari il Crea e l'azienda Barzaghi. Adesso è in fase di studio la commercializzazione».
Lorenzo Sandiford